Pescara: è allarme smog. Superati i 35 sforamenti, il Comune prende tempo

Pescara. Dopo i primi segnali delle scorse settimane, è ufficialmente emergenza smog a Pescara. Superato il limite dei 35 sforamenti per i livelli di micropolveri: il Comune pensa ai rimedi ma prende tempo.

Già da una decina di giorni le centraline di rilevamento dell’Arta avevano fatto tintinnare i campanelli d’allarme: in via Firenze e in via Sacco erano stati registrati valori di Pm10 di 59 microgrammi per metro cubo, i 50 microgrammi che la legge pone come limite massimo. Ma un altro limite, quello degli sforamenti consentiti in un anno, è stato ulteriormente superato: ben 35 a Rancitelli e 25 in centro, e oggi entrambe le zone riportano un livello di qualità dell’area pessimo, il peggiore nella scala fissata dall’Agenzia regionale di tutela ambientale, mentre anche le centraline di piazza Grue e del lungomare sud si avvicinano alla soglia critica dello “scadente.

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Per far fronte all’emergenza, un tavolo tecnico presieduto degli assessori Marchegiani (Ambiente)  e Del Vecchio (Mobilità) si è tenuto questa mattina in Municipio, alla presenza dell’ingegner Carlo Colangelo dell’Arta, dei dirigenti dei settori Mobilità, Ambiente e Tecnico del Comune e del dell’architetto Tommaso Vespasiano Capo Dipartimento Tecnico del Comune e del maggiore Matteo Silvestrii della Polizia municipale.

“Il dirigente dell’Arta ha informato il tavolo dell’approssimarsi dell’approvazione, da parte della Regione Abruzzo, della zonizzazione e classificazione del territorio regionale per la definizione del programma di Valutazione della qualità dell’aria ambiente”, fanno presente i due assessori, ma ugualmente poco tempestiva appare la situazione sul fronte delle soluzioni.

“Gli uffici comunali competenti hanno individuato le misure di mitigazione da attuarsi nel breve e nel lungo periodo – proseguono in una nota Marchegiani e Del Vecchio –Dopo che la Giunta comunale avrà fornito con proprio atto un indirizzo alla struttura tecnica comunale si procederà, a partire già da questo mese, a mettere in campo misure restrittive del traffico veicolare sia riguardo alle caratteristiche dei veicoli sia con riguardo alle zone della Città. Misure, peraltro, ampiamente sperimentate nel restante territorio nazionale con le opportune variabili a seconda delle peculiarità delle stesse città interessate”. In sostanza, si prende tempo, dando adito al fiume di polemiche dell’opposizione.

Il Movimento 5 Stelle chiede una commissione congiunta Sanità, Ambiente e Mobilità per affrontare l’allarme micropolveri nella città di Pescara “con maggiore sistematicità e programmazione, attraverso una visione strategica d’insieme, che deve mettere attorno ad un tavolo tutti i portatori di interesse in un’azione congiunta di tutta l’area metropolitana”.

Ancor più critico è l’ex assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, che a nome dell’associazione Pescara Mi Piace attacca il sindaco Alessandrini e Del Vecchio: “La legge su questo tema è chia”, sottolinea, “e impone al sindaco di comunicare alla città in modo tempestivo l’aumento dei livelli di inquinamento ambientale, adottando, entro le 24 ore immediatamente successive, provvedimenti di stop al traffico per calmierare la situazione d’emergenza. Ovvero – ha precisato Fiorilli – già oggi le auto si dovrebbero fermare, non è che l’assessore Del Vecchio può accomodarsi in poltrona e fare qualcosa quando pare a lui. In caso contrario scattano le denunce in Procura”.

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