Pescara. Infiltrazioni d’acqua e larghe macchie di muffa sulle pareti rendendo inagibile il centro sociale comunale di via Stradonetto: “Cade a pezzi”, denuncia l’associazione Pescara Mi Piace, “a ogni acquazzone piove sulla testa di 100 anziani”.
E’ Armando Foschi, responsabile di Pescara Mi Piace, a segnalare le pessime condizioni in cui versano i locali del centro per anziani di Villa del Fuoco, spazi che diverse associazioni utilizzano pagando un canone al Comune: “Piove su una scuola di ballo, sulla testa della compagnia di teatro dialettale che usa quegli spazi per le prove, e piove sulla dignità di persone che dopo aver chiesto mille volte, supplicando, un intervento dell’amministrazione comunale, continuano a essere ignorati nei propri diritti più elementari”, protesta Foschi.
Un problema di lunga data che riguarda la struttura dove un centinaio di pensionati, residenti tra Rancitelli e Villa del Fuoco, si riuniscono ogni giorno per socializzare e fare attività ricreative, e altrettanti teatranti e ballerini svolgono le loro prove. E negli ultimi giorni di maltempo si sono ritrovate tutti a fare i conti, per l’ennesima volta, con il degrado dell’immobile: “Dal tetto fatiscente infatti piove a dirotto all’interno dei locali”, riferisce Foschi, “Anziani e meno anziani si sono tirati su le maniche e per l’intera giornata hanno cercato di tutelare il possibile, computer, fax, stampanti, sedie e tavoli presenti nella struttura, e contenere i danni, alternando secchi e secchielli sotto la perdita d’acqua per evitare l’allagamento dei pavimenti, e cercando di asciugare con degli stracci l’area, con il solaio e le pareti completamente inzuppate d’acqua”
L’associazione Pescara – Mi piace, dunque, “chiede al Comune di attivarsi immediatamente per effettuare un sopralluogo sul posto, stimare i danni e avviare subito le opere di ripristino, utilizzando anche il tesoretto degli avanzi di amministrazione di fine anno, il fondo di somma urgenza, per garantire la salubrità dei locali e la tutela degli anziani presenti”. “Nel frattempo”, conclude Foschi, “interesseremo del caso anche la Asl per chiedere una verifica sull’agibilità dei locali e una messa in mora del Comune fino a oggi inadempiente”.