Pescara. Con il progetto del Ponte del Cielo naufragante, la Provincia di Pescara si candida ufficialmente a ricevere il milione di euro dei fondi “vacanti” per “destinarli alla riqualificazione di Stella Maris, in quanto il progetto è già pronto e immediatamente cantierabile”.
Ad avanzare la “candidatura” è il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, reagendo alla notizia che i fondi FAS, derivanti da un finanziamento europeo da impegnare entro il 2015, circa un milione di euro, potrebbero essere dirottati dalla Regione ad un’opera pubblica di Pescara e provincia.
“Quale migliore occasione?”, commenta, “Per coprire l’intero intervento conservativo e di recupero della ex Colonia Stella Maris di Montesilvano, occorre proprio un milione di euro, che andrà a coprire completamente un progetto già in itinere.
“In questi giorni si stanno avanzando varie ipotesi alternative all’uso di quella somma – continua Di Marco – ma il Governatore D’Alfonso, circa un mese fa, aveva già valutato con me, nel caso non si fosse riusciti a realizzare il pontile sulla spiaggia di Pescara, di girare i fondi alla struttura dello Stella Maris, che è rimasta inutilizzata da circa dieci anni, malgrado un primo intervento di restauro”. Dal Comune di Pescara, invece, è circolata la voce che i soldi disponibili potrebbero essere spesi per la riqualificazione del teatro Michetti.
“Questa volta – conclude Di Marco – facciamo sul serio. Vogliamo essere sicuri che non si spenderanno soldi su un’opera pubblica che potrebbe restare incompiuta. Anzi, contiamo di terminare al più presto l’opera di ristrutturazione e di completamento del manufatto, per farne un contenitore polifunzionale, con prevalenza di destinazione a colonia estiva. Uno spazio con funzioni rivolte alla ricettività, cultura, turismo e ospitalità, come molti Comuni dell’entroterra pescarese ci chiedono. Una sorta di convitto giovanile, pensato per riattivare quella funzione ricettiva destinata a gruppi di bambini e adolescenti provenienti dai nostri paesi, lontani dal mare. Inoltre, nel periodo scolastico, potrebbe essere destinato a studenti di fuori regione che hanno bisogno di un alloggio”.