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Montesilvano, sequestrati beni di famiglie rom per 1 milione di euro

Montesilvano. Sequestrati beni di famiglie rom per quasi 1 milione di euro. Nel corso di un’operazione congiunta di polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza, denominato “Per aspera pro legem“, è stato eseguito un decreto di sequestro anticipato che riguarda il primo piano di una villa situata a Montesilvano, due abitazioni nel comune di Torre de’ Passeri, 13 conti correnti e libretti di deposito bancari e postali e tre autovetture.

 

Il sequestro riguarda beni di proprietà di due famiglie rom, nullafacenti e sconosciute al fisco. Dopo aver indagato sulle disponibilità patrimoniali e sulle condotte delle due famiglie, gli investigatori hanno acquisito elementi tali da evidenziarne la pericolosità sociale di questi individui abitualmente dediti ad attività delittuose, anche in forma associativa, prevalentemente per ciò che riguarda l’usura, l’estorsione, i reati contro la persona, truffe e furti. Il sequestro si aggiunge a quelli di altre ville, terreni, contanti e autovetture (stimabile in circa 6.500.000 di euro) effettuati dall’ottobre 2007 a marzo 2010 e che poi hanno portato alla confisca dei beni, sempre a carico di altre famiglie nomadi. Per i componenti dei due nuclei familiari di etnia rom, segnalati dalla compagnia carabinieri di Montesilvano, sono state contestualmente richieste 4 misure di prevenzione della sorveglianza speciale, per la durata massima di 3 anni, che si aggiungono alle precedenti 60 già ottenute dal Tribunale.

La reazione di Forza Nuova. “Inutile dire che notizie come quelle di oggi riempiono il mio cuore di gioia”. Così Marco Forconi, coordinatore provinciale di Forza Nuova Pescara, ha commentato la notizia. “Nessuno potrà mettermi il bavaglio su questo tema, così drammatico e radicato nella società civile pescarese e teramana. Né mi stancherò di ripetere che le leggi ci sono e che andrebbero solo applicate. Il nodo centrale, semmai, si sviluppa sui tempi di confisca, ancora troppo lunghi, dal momento del sequestro”. Con l’occasione, Forconi ricorda che il ‘Fronte di Difesa Popolare’, la nuova struttura (non politica) nata a seguito dei luttuosi fatti di Alba Adriatica e Martinsicuro, è operativo già da alcuni mesi ed è pronto ad affrontare eventuali circostanze drammatiche di cui si rendano attori e responsabili i rom.

“La guerra è appena iniziata” conclude il coordinatore, “l’omertà inizia a vacillare ed i cittadini tendono ad acquisire quel coraggio e quello spirito di sopravvivenza che sembrava oramai fosse andato perduto nel tempo”.