Una “fiaccolata della società civile”, questo recitavano i tanti volantini distribuiti dai gruppi organizzatori. Una Fiaccolata per denunciare le lacune della Comunità Internazionale nei confronti dello stato di Israele, che tenta di annientare l’esistenza della popolazione palestinese come entità ideale e fisica. Ben 10 movimenti uniti: Abruzzo Social Forum, camera del lavoro Cgil, Pax Christi, Rifondazione Comunista, Sinistra ecologia e libertà, per dimostrare quanto sia importante lottare, opponendosi ad una politica radicale che non ammette confronto. L’attuale situazione non può essere più taciuta, soprattutto dopo gli eventi che lo scorso 31 maggio hanno colpito con ferocia, nelle acque internazionali del Mar Mediterraneo, i pacifisti diretti a portare soccorso e aiuti umanitari (medicinali, carrozzelle per disabili, attrezzatura medica, materiale didattico di base per le scuole, materiale edile ecc.) alla popolazione palestinese di Gaza sotto embargo di Israele.
Quello che oggi a Pescara, come nel resto d’Italia, il popolo delle fiaccole vuole dimostrare è che solo boicottando questo sistema di restrizione che si può sconfiggerlo. Una campagna di boicottaggio partita nel 2004 in Palestina, approdata in Italia nel 2010, e che oggi calca il suolo pescarese. Un boicottaggio che come i manifestanti urlano a gran voce verrà mantenuto finchè Israele non avrà accettato di riconoscere gli inalienabili diritti del popolo palestinese. Obiettivi precisi, un percorso di iniziative volte ad incidere sull’economia di guerra israeliana, attraverso il rifiuto delle merci israeliane, il disinvestimento dall’economia israeliana, la sospensione dei rapporti accademici e delle collaborazioni con lo Stato e gli enti locali, il boicottaggio del turismo in Israele. “I prodotti palestinesi devono avere il marchio palestinese e non passare per glorie israeliane”. Un appello rivolto a chiunque, individuo o associazione, dal bambino al nonno, tutti uniti hanno calpestato il Ponte del Mare, per dare un contributo attivo alla pace.
Monica Coletti