Pescara. Al via, davanti al gup del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, il procedimento riguardante Sante Corazzini, 42 anni, che l’estate di due anni fa uccise il padre a coltellate nella loro abitazione di Popoli, in via dei Tigli. Secondo l’accusa, dopo una violenta lite, l’uomo avrebbe aspettato che il genitore si mettesse a dormire, lo avrebbe raggiunto in camera da letto e colpito al torace e al collo con un coltello che aveva preso in cucina.
Corazzini, da tempo in cura nel centro di igiene mentale di Tocco da Casauria, era stato affidato al padre in quanto ritenuto seminfermo di mente. Il parricida, che deve rispondere di omicidio volontario pluriaggravato, è tornato in libertà dall’agosto 2014.
Nel corso dell’udienza di oggi, su richiesta del difensore di Corazzini, l’avvocato Paolo Marino, è stato affidato l’incarico allo psichiatra Maurizio Cupillari di stabilire, tramite incidente probatorio, la capacità di intendere e volere al momento dei fatti del 42enne e di valutarne la pericolosità’ sociale. Il perito ha 60 giorni di tempo.
La prossima udienza è stata fissata per l’11 febbraio. Negli anni ’90, il 42enne fu condannato per aver picchiato e ucciso un anziano, da cui avrebbe subito, a suo dire, attenzioni a sfondo sessuale. La pena venne prima attenuata in appello, grazie al riconoscimento dell’attenuante della provocazione, e poi condonata con la grazia, che gli fu concessa dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.