Pescara. I lavoratori dell’azienda speciale Maiella e Morrone, da mesi senza stipendio, tornano a protestare davanti alla sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio, a Pescara, mentre negli uffici è in corso una riunione dei sindaci dell’ambito, convocata per fare il punto della situazione dal commissario della comunità montana Maiella e Morrone. All’incontro sta partecipando anche l’assessore regionale Marinella Sclocco.
Tra slogan, cori e striscioni i lavoratori continuano a chiedere certezze sul futuro dei 63 dipendenti e sulle sorti dell’azienda. “Fino ad ora ci è stato pagato solo uno stipendio – dicono i manifestanti – Siamo qui per esigere il pagamento di tutte le mensilità mancanti e per avere garanzie e certezze scritte sul nostro futuro lavorativo e sulle sorti dell’azienda”.
Intanto domani una delegazione dei lavoratori sarà all’Aquila per manifestare in occasione del Consiglio regionale straordinario convocato proprio per affrontare la questione dell’azienda speciale Maiella e Morrone.
“Domani in Consiglio regionale andremo a scoperchiare il vaso di Pandora e a far emergere tutta la verità sulla crisi dell’Azienda speciale dei servizi sociali Maiella Morrone. Cercheremo di capire com’è possibile che una società, che ha sempre chiuso i bilanci in attivo, si sia ritrovata, all’improvviso, nel 2014, con 3milioni e mezzo di debiti per il mancato pagamento di tasse, contributi previdenziali e Tfr ai dipendenti”. Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, alla vigilia della seduta straordinaria di domani.
“Cercheremo di capire com’è possibile che 16 Comuni, pur continuando a usufruire dei suoi servizi sociali – aggiunge -hanno continuato a non pagare quelle stesse attività. Ma soprattutto l’obiettivo, domani, sarà quello di individuare le misure per salvare il posto di lavoro di 65 famiglie, garantendo, intanto, l’immediata erogazione delle 11 mensilità ancora bloccate. Dal Governatore D’Alfonso, però, pretenderemo un’indagine retrospettiva che vada a investigare la gestione degli ultimi dieci anni della Società Maiella Morrone e, se dovessero emergere responsabilità, vogliamo l’assunzione di scelte etiche chiare, anche se dovessero coinvolgere chi oggi riveste incarichi pubblici di rilievo”.