La salma è stata quindi recuperata e trasportata in ospedale, dove è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Prima di lanciarsi dal ponte che collega le due riviere di Pescara, il giovane aveva chiesto a due passanti di fare una telefonata dal loro cellulare.
Il numero di telefono aveva permesso di risalire alla sua identità.
I ragazzi che gli avevano prestato il cellulare avevano sentito chiaramente il tonfo in acqua, mentre altri due lo avevano visto proprio mentre si lanciava.
Alle ricerche hanno preso parte, nei giorni scorsi, vigili del fuoco, capitaneria e polizia.