Pescara, i numeri delle povertà

povertaPescara. La Caritas diocesana di Pescara-Penne ha presentato ieri, all’oasi dello Spirito di Montesilvano, i dati relativi al Progetto Gemino. All’incontro hanno partecipato Mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne e don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana che hanno consegnato ai rappresentanti politici regionali, provinciali e comunali il documento dal titolo “Ripensare la solidarietà in Abruzzo“.

Al 30 settembre 2009 la regione Abruzzo contava una popolazione pari a 1.338.183 persone. Gli over 65 rappresentano il 21% della popolazione. I coniugati sono 685.758, i celibi e le nubili sono 351.912, i divorziati 16.909, i vedovi 105.596.

Al 1 gennaio 2009 gli stranieri nella regione sono 69.641, in aumento rispetto al 2008.

La provincia di Teramo è quella con la maggior presenza di stranieri (30%), seguita da L’Aquila (27%), Chieti (24%) e Pescara (18%). Tra gli stranieri la fascia di età più numerosa è quella 26-30 anni (13,31%).

I dati dell’Istat dicono che nel 2009 gli occupati sono pari a 499mila con una diminuzione di 24mila unità rispetto al 2008; gli occupati di sesso femmine sono 194mila (-15mila rispetto al 2008); gli occupati di sesso maschile sono 305mila (-9mila); i dipendenti sono 351mila (-33mila rispetto al 2008). Il tasso di disoccupazione nel 2009 è del 7,6% (+1.9% rispetto al 2008). Le persone che cercano lavoro sono cresciute del 28%: nel 2009 sono 41mila.

Nel primo trimestre 2009 le assunzioni obbligatorie hanno subito una flessione di oltre 5mila unità (il 20% delle assunzioni sono a tempo indeterminato e l’80% a tempo determinato).

Il dossier Gemino, inoltre, ha effettuato un’analisi sulle persone accolte nei centri di ascolto delle Caritas parrocchiali, che nel 2009 sono state 4.379, con un aumento del 42% rispetto al 2008. Il 64% degli accolti proviene dalla Diocesi di Pescara-Penne. Il 52,34% (2292 persone) sono cittadini italiani, mentre il 47,66% sono cittadini stranieri. I Paesi di provenienza sono la Romania (29%), l’Albania (8%) e il Marocco (10%). Circa il 35% ha dichiarato di avere il permesso di soggiorno, mentre il 16% era ancora in attesa; le richieste di permesso di soggiorno sono prevalentemente per motivi di lavoro o familiari.

La parte conclusiva del dossier Gemino si è concentrata sulla povertà e prende in considerazione abitazione, lavoro, tipo di professione e reddito.

Il 72,54% degli accolti ha dichiarato di avere fissa dimora, di questi il 56,75% sono italiani. Tra il 16,37% dei senza dimora il 65,28% sono stranieri. I disoccupati sono il 63% del campione di cui il 58% sono stranieri. Il 35% del campione (di cui il 60,70% stranieri) dichiara di non avere nessun reddito. Il 26% del campione dichiara di guadagnare meno di mille euro.

 

 

 

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