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Pescara, il fiocco rosa della Lilt anche a Guardiagrele, con le ‘sise delle monache’

Pescara. Ancora un’altra settimana per prenotare gli screening gratuiti che si svolgeranno presso gli ambulatori di Lilt (Lega italiana lotta ai tumori), siti in via Rubicone n. 15, nell’ambito della campagna ‘Nastro Rosa 2015’, per la prevenzione del tumore al seno.

Per sottoporsi allo screening gratuito, è necessario prendere appuntamento contattando i seguenti numeri: 085/4283537; 392/9214970; 328/0235511. I numeri sono attivi il martedì e il giovedì, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00.

Alle chiamate risponderanno i volontari Lilt che fisseranno gli incontri.

Alle donne che aderiranno all’iniziativa verrà chiesto di associarsi alla Lilt, al costo di 10 euro per la tessera annua, che dà diritto a partecipare a tutte le campagne di screening promosse dalla Lilt.

Ancora tante iniziative per la campagna ‘Nastro Rosa 2015’, organizzata nell’ambito del mese della prevenzione: il prossimo appuntamento è per domenica 25 ottobre nella piazza principale di Guardiagrele, dove dalle ore 10:00 alle ore 13:00 sarà allestito lo stand della Lilt Abruzzo.

Sarà inoltre possibile acquistare le ‘sise delle monache’, buonissimi dolci tipici alla crema, preparati per l’occasione dai due artigiani pasticceri di Guardiagrele, Palmerio e Lullo: il ricavato sarà destinato alla campagna ‘Nastro Rosa 2015’.

Oltre al coordinamento regionale Lilt, a Guardiagrele saranno presenti anche le sezioni di Pescara e Chieti.

“Abbiamo deciso di abbinare il tema della prevenzione della salute con un simbolo di Guardiagrele, ossia il nostro dolce tipico, le ‘Sise delle Monache’” ha affermato Rossella Giovannelli, medico chirurgo.

Le ‘sise delle monache’, ovvero i seni delle monache, sono dolci dal particolare aspetto: hanno infatti la forma di tre seni (tre palline di pasta assemblate) e il loro nome nasce dalla tradizione popolare, poiché si riteneva che le monache, per nascondere le forme del loro corpo, posizionassero un involto di stoffa tra i due seni, così da andare a ‘livellarne’ la sporgenza. La curiosa credenza trae le sue origini dal fatto che le ideatrici di questo dolce pare fossero proprio le suore.