Pescara. Pescara dà l’addio a Giovanna Mancini, docente alla facoltà di Economia della ‘d’Annunzio’ e a quella di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, morta stamani, a 62 anni, a causa di un male incurabile. Sorella dell’architetto Francesco e del medico Armando Mancini, era stata consigliere comunale a Pescara ed assessore regionale del Pci.
Il sindaco: “Pescara perde una sostenitrice del confronto”. “Parliamo di una persona autentica, sempre attenta a ciò che accadeva a Pescara e alle dinamiche della politica in questi ultimi anni – dice il sindaco, Marco Alessandrini – so che lo è stata anche quando ha scelto di dedicarsi alla docenza universitaria, dopo gli anni di impegno alla Regione, senza mai rinunciare a quel confronto diretto con le persone che ha saputo tradurre anche in un rapporto di scambio e arricchimento con i propri studenti. A nome dell’Amministrazione esprimo un sentimento di vicinanza alla famiglia, una famiglia che non si è mai tirata indietro quando si è manifestato il civico bisogno di stare in prima linea per il bene della propria città, questo sia attraverso suo padre, il compianto sindaco Antonio Mancini, sia pure attraverso l’ex assessore e amministratore, anch’egli di lungo corso, Armando Mancini. Attenta alle scelte, ai bisogni, persino ai sogni della città, Pescara perde con lei una delle sue più attente, limpide e preziose sostenitrici”.
Sono addolorato e incredulo per la scomparsa di Giovanna Mancini. Raramente ho conosciuto donne di tale sagacia: Giovanna era brillante come poche e dotata di un’intelligenza riflessiva che la faceva emergere in ogni contesto. L’amore per gli studi e la passione per l’impegno civile hanno caratterizzato un’esistenza, la sua, che ha dato un prezioso contributo alla crescita dell’Abruzzo. Alla sua famiglia, a me cara, vanno le mie più sentite e affettuose condoglianze.
Il ricordo di Vittoria D’Incecco. “Sono colpita e addolorata per la scomparsa di Giovanna Mancini, una donna che ha sempre lottato a difesa dei diritti dei più deboli e per l’affermazione di una piena giustizia sociale”. Così la deputata Vittoria D’Incecco, ricorda Giovanni Mancini, docente universitaria ed ex consigliere regionale, morta oggi. “Una persona che – prosegue la parlamentare – si è impegnata con passione e dedizione nella vita politica e sociale della città di Pescara e dell’Abruzzo. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia e, in particolare, al fratello Armando, stimato medico ed ex amministratore del Comune di Pescara. La scomparsa di Giovanna lascia un grande vuoto nella politica abruzzese e nella nostra comunità”.
Melilla: “Ci mancherà la sua umanità”. “Giovanna Mancini ha servito le istituzioni con disciplina e onore, come recita la Costituzione Italiana. Dirigente del Pci, ha svolto una intensa attività istituzionale al Comune di Pescara e alla Regione Abruzzo, è stata docente universitaria di diritto all’Università di Teramo”. Così il deputato Gianni Melilla (Sel), che aggiunge: “Per lei politica e cultura erano coniugate con grande rigore. E’ stata coerente con le sue idee di sinistra sino alla fine. Ci mancheranno la sua umanità, la sua cultura costituzionale, la sua curiosità, la sua passione politica. La ricorderemo sempre con affetto e gratitudine. E non dimenticheremo mai i decenni di militanza comune nel Pci. Ai familiari la nostra vicinanza per un dolore così forte”.
Il ricordo di Di Pangrazio. “Vorrei rivolgere un pensiero a Giovanna Mancini, Consigliera regionale del gruppo del Pci, nella Terza e Quarta Legislatura, componente dell’Ufficio di Presidenza, presieduto da Egidio Marinaro, venuta a mancare proprio quest’oggi”. A dirlo è il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, che aggiunge: “Di lei ricordiamo la grande sensibilità e l’inestimabile contributo dato alla crescita e allo sviluppo dell’Abruzzo. Importante è stato il suo impegno politico e tecnico-legislativo per la definizione e l’approvazione della Legge regionale urbanistica. Erano i tempi in cui Internet ancora non faceva il suo ingresso dirompente nella nostra società e il lavoro dei Consiglieri regionali era complicato anche per questo. Ricorderemo, pertanto, Giovanna Mancini, minuta, sempre di corsa, con una capiente borsa d’ufficio piena di documenti in un braccio e tantissime carte nell’altra mano. Giovanna Mancini è stata una protagonista attenta e generosa del nostro Abruzzo. Con Giuliana Valente, in tempi non facili per l’affermazione delle donne in politica, ha rappresentato quel coraggio e quella determinazione che solo le donne sanno donare disinteressatamente. Alla Sua Famiglia – conclude Di Pangrazio – va il sentito cordoglio della massima Istituzione regionale”.
Blasioli: “Un impegno limpido il suo”. “Esprimo il cordoglio di tutto il Consiglio comunale di Pescara alla famiglia di Giovanna Mancini. Pescara perde una donna di grande carattere e di grande impegno politico. Sono famose le sue battaglie in Consiglio regionale per la sanità abruzzese nelle file del P.C.I., ma non solo quella, perché era considerata una massime esperte anche di urbanistica”. Lo afferma il presidente del Consiglio comunale, Antonio Blasioli. “La politica la appassionava, non dimentico il ruolo di animatrice della sezione Gramsci che Giovanna da militante frequentava, come pure quel suo stimolare i giovani a impegnarsi. A lei devo la prima esortazione ad impegnarmi in politica, con una telefonata che non dimenticherò mai. Il ricordo non è solo politico ma anche professionale. Personalmente ho avuto modo di apprezzarla nel ruolo di docente universitaria presso la facoltà di Giurisprudenza di Teramo: fu il mio relatore in commissione di laurea su un tema particolare quale l’emancipazione della donna nel Diritto Romano. Pescara perde una persona appassionata e capace di prestare ascolto e di rispettare anche le posizioni divergenti. Attenta ai bisogni delle persone meno abbienti, Giovanna ha saputo sempre coltivare un punto di vista autentico e diretto, capace di esprimere sentimenti e anche soluzioni a beneficio delle parti più vulnerabili”, conclude Blasioli.
Presutti: ‘Giovanna Mancini è stata un’appassionata costruttrice della comunità dei riformisti e dei progressisti in questa regione’. “La passione per la politica come istanza di pensiero, militanza, vita per la promozione del bene comune è la testimonianza più forte che ha regalato a ognuno di noi, in un dialogo costante, non privo di momenti di disputa e di contraddittorio, ma sempre col garbo di chi riconosce dignità all’interlocutore e intende proporre una strada migliore”. Lo dichiara il capogruppo PD in Consiglio Comunale, Marco Presutti, che aggiunge: “Giovanna è stata animata anche da una vivace curiosità intellettuale che sapeva diffondere, in modo direi felicemente contagioso, in coloro che frequentava. Il suo rigore logico ed esistenziale indicava all’altro un cammino da percorrere, senza suscitare l’insofferenza che a volte alcune pretese autorità morali provocano negli altri. La sua fermezza e la solida cultura le conferivano, del resto, un’autorevolezza che purtroppo è raro riscontrare oggi tra quanti si interessano alla politico. Sul piano personale aggiungo che i dialoghi con Giovanna mi hanno insegnato molto, anche quando i nostri pensieri e le nostre strade erano diverse, e forse soprattutto in tali occasioni. La sua scomparsa impoverisce molto il nostro mondo piccolo: viene a mancare qualcuno con cui valeva sempre la pena confrontare il pensiero e provare a ragionare in modo migliore. Grazie di tutto Giovanna”, conclude Presutti.