Pescara. Nel corso della giornata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto in arresto una coppia di rom ed il fratello della donna.
I militari hanno rinvenuto, dopo “rocambolesche” ricerche, quasi tre etti di cocaina pura all’interno di una casa popolare del quartiere Rancitelli trasformata in una dimora di lusso.
Aggiornamento. In manette, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, sono finiti una donna e un uomo, di 44 e 47 anni, e il fratello di lei, 49 anni. I militari dell’Arma, coadiuvati dal Nucleo cinofili di Chieti, hanno perquisito la casa dei coniugi alla ricerca di droga; nell’abitazione sono stati trovati due bilancini di precisione e due buste di mannitolo, tipica sostanza da taglio per la cocaina, celati all’interno di due mobiletti vicini al forno.
Durante le operazioni di ricerca condotte all’interno della sfarzosa abitazione, in un condominio di case popolari, la donna, visibilmente nervosa, con uno straccio arrotolato tra le mani, ha provato prima ad avvicinarsi alla finestra, poi con una scusa ha chiesto di andare in bagno. I Carabinieri, insospettiti dal comportamento, non l’hanno però mollata, cogliendola così intenta a disfarsi di una chiave, occultata nello strofinaccio, gettata nello scarico del lavandino.
Beccata sul fatto, la 44enne ha fornito fumose giustificazioni che poco hanno convinto i Carabinieri. Messa alle strette, ha ammesso che si trattava della chiave dell’appartamento che si trova di fronte, in cui vive il fratello 49enne. I militari, a quel punto, hanno esteso la perquisizione anche all’altra abitazione dove hanno trovato altri due bilancini, due pezzi di una pressa idraulica e tre buste di cocaina, ad alta purezza, per quasi tre etti complessivi.
L’attività d’indagine è stata estesa poi al garage della coppia dove i Carabinieri, perquisite anche le auto tra cui una Mercedes, hanno trovato una pressa idraulica, mancante proprio delle parti rinvenute in casa, usata per il confezionamento in panetti della droga. I tre sono stati arrestati e portati in carcere, in attesa di udienza di convalida.