Pescara. Tra i primi a segnalarne la pericolosità, l’associazione PescaraBici torna a parlare del ponte ciclabile di via Valle Roveto, dichiarato inagibile dal Comune e chiuso dalla Provincia, proprietaria della pista lungofiume, dopo un incendio: “Più che un ponte chiuso, sembra un progetto fallito”.
“Opportuna la decisione del Sindaco Alessandrini di chiudere l’accesso allo stesso, indubbiamente pericoloso per le ragioni che segnalavamo, nonché del puntuale richiamo alle responsabilità di sorveglianza e di manutenzione”, afferma in una nota l’associazione degli amanti dei pedali, “Un po’ meno convince la interdizione puntuale operata dalla Provincia in prossimità dei tratti danneggiati. Il nostro auspicio è che, come più di una volta è purtroppo capitato, questo asse viario minore, ma strategico per la mobilita dell’utenza ciclistica, non cada nel dimenticatoio delle competenze che non trovano chiara e decisa attribuzione e nell’indisponibilità di risorse economiche”.
“Oltre al ponte”, prosegue PescaraBici, “il tracciato ciclabile adiacente praticamente nuovo sembra già vecchio di anni, trascurato e abbandonato: allo stesso modo rischiamo di sentirsi coloro che ne fanno uso ordinario. Francamente gente che si sposta in bici invece che con l’auto, che contribuisce a ridurre l’inquinamento dell’aria, a decongestionare la città, a non occupare spazi sociali lasciando il mezzo fermo per strada per ore e ore, meriterebbe meglio”.