Pescara. Mattinata di incontri per Luciano Zerrilli, il giovane 23enne che un mese fa è stato aggredito a Pescara Vecchia dal rom Claudio Spinelli riportando un grave trauma cranico e più di 20 giorni di coma. Quest’oggi il Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ed il Presidente della Provincia Guerino Testa si sono recati nel reparto di neurochirurgia dove il giovane è ancora ricoverato per portargli il saluto della città e della provincia tutta. Primi attimi di imbarazzo, ma subito dopo il primo cittadino ha rotto il ghiaccio dimostrando a Luciano tutta la solidarietà a nome suo e della città innanzitutto giustificandosi per l’accaduto come singolo fatto a sé e riportando al ragazzo l’immagine di una Pescara che lo attende nuovamente per riscattarsi e per far vedere quanto sia piacevole il divertimento che offre.
“Vogliamo che Luciano consideri Pescara la sua seconda città, un luogo dove tutti gli vogliono bene, dove tornare per trascorrere momenti piacevoli di sano relax, dove sentirsi a casa. Quello che gli è successo circa un mese fa è stato un episodio drammatico, vergognoso, che comunque non deve interrompere il legame con una città accogliente che ha saputo prendere posizione dinanzi a una violenza inaccettabile”, ha detto il Sindaco.
Al fianco di Luciano, tutta la sua famiglia che da quel giorno non lo ha mai abbandonato: la mamma Vincenzina, il papà, il fratello Salvatore e alcuni amici, tutti con occhi carichi di gioia, una felicità dettata dal fatto che da domani probabilmente Lucio, come lo chiamano loro, tornerà a casa, farà ritorno a Foggia dove proseguirà il periodo riabilitativo in un Centro di cura locale.
“Quello che è capitato a me poteva capitare a chiunque altro – ha detto Zerrilli al sindaco Albore Mascia e al Presidente Testa – e non ha nulla a che fare con la città che mi ha fatto sentire il suo affetto. Ora aspetto solo l’arrivo dei gadget del Milan Calcio e del Pescara Calcio, e domenica spero di essere già a Foggia nel centro di riabilitazione dove alla radio seguirò l’incontro Foggia-Pescara ovviamente tifando per il mio Foggia”, ha concluso scherzando.
“Un mese fa – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – eravamo venuti in ospedale in una situazione drammatica, per un giovane malmenato senza alcuna giustificazione e riverso in un letto nel reparto di rianimazione, dove stava lottando tra la vita e la morte, mentre nel corridoio due intere città pregavano per lui, la sua Biccari, che lo ha visto crescere e farsi giovane uomo, atleta, calciatore nella Polisportiva Biccari, con il ruolo di Difensore centrale, e Pescara, dove comunque Luciano ha molti amici, con i quali si era incontrato quella terribile sera per trascorrere qualche ora di divertimento”.
Le due città non hanno mai smesso di pensare a lui, di sostenerlo con la sua famiglia, credendo fermamente nel suo risveglio. E Luciano si è svegliato, è tornato finalmente a ridere, scherzare e ora l’ultimo obiettivo è quello di tornare a correre nella sua squadra di calcio.
A Luciano Zerrilli il Sindaco ha inoltre donato una mattonella in ceramica di Castelli con impresse scene di vita locale, simbolo dell’artigianato abruzzese, mentre il Presidente Testa gli ha consegnato due guide per approfondire la conoscenza della città e della sua provincia, oltre a un dolce da gustare con la famiglia.
“Pescara e i pescaresi ti vogliono bene – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – e aspettiamo il tuo ritorno, ristabilito in perfetta forma, per farti conoscere il vero volto di una città solidale”.
“Pescara è una città ospitale – ha confermato il Presidente Testa – e oggi rivedere i familiari di Luciano finalmente sereni è la migliore risposta che si potesse dare a quel brutto episodio che comunque non può deturpare l’immagine di un intero territorio e del lungo cammino di crescita e sviluppo sin qui percorso”.
Il sindaco ha concluso l’incontro salutando i familiari del giovane e ribadendo la volontà di restare in contatto informandolo di tutti gli sviluppi del processo di miglioramento