Pescara. Il gup del tribunale di Pescara, Luca De Ninis, si è pronunciato sull’ammissibilità delle parti civili nel processo sulla discarica di Bussi. Il giudice ha ammesso il Ministero dell’Ambiente, la Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara, i Comuni di Bussi, Castiglione e Tocco da Casauria, la Solvay Spa, Solvay Solexis, Solvay Sa. Tra le associazioni il WWF, Legambiente, Italia Nostra, Lega anticaccia, Lida onlus, Codici onlus, e alcuni cittadini che hanno diretta relazione con il sito. Non sono stati ammessi i lavoratori, le associazioni Marevivo, Miladonnambiente, S.O.S. Utenti, Antana, Ecoistituto, i Comuni di Pescara, Chieti e Torre de’ Passeri. La difesa aveva chiesto l’escusione di tutte le parte civili, tranne quella del Ministero e del WWF.
Nel processo sono coinvolti 27 imputati con le accuse di avvelenamento delle acque, disastro colposo, commercio di sostanze contraffatte e adulterate, delitti colposi contro la salute pubblica, turbata libertà degli incanti, truffa. Si terranno il 4 e il 17 maggio prossimi al tribunale di Pescara le udienze preliminari sulla discarica di Bussi, durante le quali si discuteranno le istanze istruttorie dei difensori. Nel corso dell’udienza di oggi la difesa dell’ex Montedison ha depositato dei documenti relativi alla manutenzione degli impianti e ha chiesto alla procura di acquisirli. Il gup De Ninis spera di chiudere la vicenda entro metà giugno.