I sindacati Cobas e Fiom-Cgil chiedono allora alla Provincia di Pescara di rivedere la situazione, attuando un progetto industriale per rilanciare e risolvere i problemi occupazionali della società e estendendo la momentanea rotazione a tutti gli assunti.
Luigi Marinucci, segretario Fiom-Cgil di Pescara, Pietro Di Zenobio, della Cgil, e Grabriele Frisa, segretario Cobas, sostengono che ‘Provincia e Ambiente’ abbia proposto valide alternative per rinegoziare la propria situazione di disagio, tra cui “la cartellonistica che consentirebbe – hanno sottolineato- alla Provincia di incassare diversi milioni di euro. Ci sono -hanno proseguito- potenzialità non solo per riconfermare ma anche per assumere altre persone. I vari progetti potrebbero aiutare l’intero ente”.
Per i sindacalisti non ci si può dimenticare così di una società, per giunta pubblica, dove i progetti ci sono ed attendono solo di essere messi in atto secondo mirate strategie industriali.
Monica Coletti