Un Piano di interventi concreto, come lo hanno definito l’assessore ai Lavori Pubblici Alfredo D’Ercole ed il presidente della Commissione Consiliare Armando Foschi, che mira da un lato alla realizzazione di opere strategiche per il territorio, soprattutto nel settore della mobilità, e dall’altro a incrementare i lavori ordinari, relativi alla manutenzione delle aree urbane.
Il documento approderà ora all’esame del Consiglio comunale per dare avvio agli 86milioni di euro di investimenti che contribuiranno a rilanciare l’immagine della città.
“Dopo settimane di esami e di riunioni” hanno spiegato D’Ercole e Foschi “la Commissione ha oggi licenziato con voto favorevole il documento nel quale è ben disegnata la nuova idea di città ritratta dall’amministrazione comunale di centro-destra, ossia una città giovane, dotata innanzitutto di servizi e infrastrutture, opere strategiche per il territorio, soprattutto nella mobilità. E infatti nel Piano ritroviamo la costruzione del Ponte Nuovo carrabile a ridosso dell’ex Camuzzi, un’opera nata durante la seconda consiliatura dell’ex sindaco Pace con una mozione del consigliere Angelo Faieta. E ancora le sette schede relative alla realizzazione di altrettanti maxi-parcheggi in punti nodali del territorio, a partire da piazza Primo Maggio e aree di risulta, le nuove arterie vitali per il territorio, come il completamento dell’asse via Caravaggio-via Ferrari o dell’asse Strada pendolo, altra opera nata con il centro-destra a fine anni ‘90 e che sempre il centro-destra ora porterà a compimento. Non solo. Nel Piano triennale troviamo anche decine di interventi ordinari tesi alla manutenzione del territorio, forse le opere più immediatamente visibili per gli utenti e che rendono più tangibile la vicinanza dell’amministrazione al territorio, con il rifacimento di decine di strade, marciapiedi, impianti di pubblica illuminazione in aree cittadine che da anni sono state lasciate all’abbandono. Complessivamente parliamo di investimenti per circa 86milioni 700 mila euro, con una netta riduzione dei prelievi dalle casse comunali e una maggiore capacità dell’Ente di intercettare fondi esterni”.
Circa 14 milioni di euro, infatti, provengono da fondi vincolati, Fas o Por, ottenuti per finanziare opere specifiche, già individuate a monte, e che non possono essere utilizzati per altri fini; 21milioni di euro provengono da mutui; 44milioni di euro da capitale privato, soprattutto da Project Financing; 850mila euro da fondi del bilancio comunale; 6 milioni di euro dai proventi degli accordi di programma.
“In altre parole” proseguono “il nuovo Piano triennale peserà per appena 21milioni 989mila euro, appena il 20%, sulle entrate del Comune, facendo invece fortemente leva sull’aumentata capacità delle nostre professionalità interne di intercettare finanziamenti vincolati, che ci permetteranno di realizzare opere specifiche, sintomo di un percorso virtuoso che segna un netto giro di vite rispetto agli anni passati, quando il ricorso ai mutui per la realizzazione di opere pubbliche incideva per il 50-60% sulle spese complessive, incrementando la quota di indebitamento dell’Ente pubblico”.
Marina Serra