Pescara, il Comune vende l’Ex Tribunale: sfrattato Media Museum

mediamuseumPescara. A soli pochi giorni dal consiglio Comunale in cui attore protagonista sarà il bilancio, il Comune accelera i tempi e lancia il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari della città.  Un rimpasto vero e proprio quello che attende gli immobili di proprietà dell’amministrazione che non producono valore redditizio e contano solo uno sforzo economico.
Per 12 milioni di euro, l’Amministrazione metterà cartelli con su scritto Vendesi su 63 proprietà comunali tra locali, strutture e terreni.

L’elenco è minuzioso, ma la preoccupazione maggiore arriva dal Media Museum, ospitato dall’ex sede del Tribunale, in piazza Alessandrini.
Non ci sono più fondi per mantenere strutture improduttive, che pesano molto sul bilancio, la soluzione è una netta virata. Renderemo disponibili tutte quelle proprietà non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione consiliare Finanze Renato Ranieri dopo il voto in Commissione.
Nelle casse cittadine le monete scarseggiano? La prima a subire tagli è lei: la cultura, quella che entra sempre dalla porta di servizio.
Lo sfratto del Media Museum sembra alle porte, l’area sarebbe già stata destinata all’abbattimento per la realizzazione nel sito della nuova sede Rai.
“A conti fatti, nonostante le rassicurazioni pervenuteci a mezzo stampa, non possiamo restare tranquilli sulla nostra poltrona, la salute della città ci preoccupa, poiché perdere il Media Museum significherebbe rinunciare ad un pezzo di storia, la storia di Flaiano, parte integrante della nostra città”. Ecco tutti timori del Presidente Tiboni, patron dei Premi Flaiano.
L’indignazione del PD non tarda a venire, il gruppo si chiede cosa sarà della cultura della città e del premio Flaiano,fiore all’occhiello del capoluogo adriatico .
Ovviamente le procedure di vendita seguiranno gli iter classici, ma di quanto tali iter saranno accelerati?
“La riclassificazione degli immobili, consente una notevole semplificazione, con conseguente accelerazione, dei processi di valorizzazione del patrimonio immobiliare degli Enti locali nell’obiettivo evidente di soddisfare le esigenze di miglioramento dei conti pubblici, di riduzione e contenimento dell’indebitamento anche per la ricerca di nuove fonti di proventi destinabili al finanziamento degli investimenti”, il presidente Ranieri è stato molto esauriente, avanti a ruspe e impalcature e indietro tutta per la cultura.

Monica Coletti 


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