Nel corso dell’udienza sono state raccolte le prove, in più il pm Paolo Pompa ha poi chiesto esplicita quietanza per citare quattro testimoni: Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale, responsabile dell’esposto da cui ha preso forma l’indagine; Giuseppe D’Urbano, funzionario regionale, un secondo funzionario della Regione, più un agente della polizia giudiziaria.
Lo stesso D’Urbano e’ anche imputato nell’ambito dell’inchiesta, ma la sua posizione attende ancora di essere vagliata dal gup.
Nel corso della mattinata, i giudici Carmelo De Santis, Marco Bortone e Cristian Salvia, del tribunale collegiale, hanno anche stabilito il calendario delle udienze. Dal 16 aprile, prima data fissata per procedere all’esame dei testimoni, si andrà avanti fino all’11 giugno, giornata conclusiva per la discussione, passando per il 14 maggio.
D’Alfonso è accusato di aver intenzionalmente procurato a Guido Dezio un infondato vantaggio patrimoniale, contravvenendo alle norme di legge che regolamentano l’accesso alla dirigenza al Comune.
Dezio, un mese fa, per quest’episodio, è già stato condannato dal gup Guido Campli alla pena di quattro mesi per falso, mentre i tre membri della commissione d’esame sono stati prosciolti per evidente mancanza di prove, poiché accusati di qualcosa che secondo il giudice non rientrava nelle loro competenze.
Monica Coletti