“Dall’inizio della consiliatura – ha ricordato l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco – l’amministrazione comunale ha avviato un’opera di ricognizione dell’intero patrimonio comunale relativo agli appartamenti popolari, verificando, per ciascuno di essi, stato di occupazione e titolarità dell’assegnazione da parte degli inquilini. Un’operazione che di fatto ci ha consentito di individuare i 100 alloggi occupati da abusivi che, con sfratti mirati, stiamo provvedendo a sgomberare, recuperare e riassegnare ad aventi diritto. E tale lavoro di indagine ci ha consentito di individuare anche due alloggi occupati senza averne titolo all’interno della palazzina di via Pietro Nenni, realizzata e inaugurata con l’ex sindaco Pace, un immobile composto da 12 alloggi tutti destinati in maniera specifica a utenti diversamente abili grazie all’abbattimento di qualunque barriera architettonica. In entrambi i casi gli utenti che presentavano degli handicap, condizione che aveva dato alle rispettive famiglie il diritto all’alloggio, erano venuti a mancare e gli stessi familiari non avevano provveduto a riconsegnare l’appartamento. L’amministrazione è ora tornata in possesso degli alloggi e in tempo record abbiamo emanato un nuovo bando per la loro riassegnazione. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 21 maggio 2010, termine prorogato al 20 luglio per i lavoratori emigrati residenti in area europea e al 19 agosto per quelli residenti in paesi extraeuropei”.
I requisiti richiesti per la partecipazione al bando sono la presenza nel nucleo familiare, composto da una o più unità, di almeno un componente riconosciuto quale portatore di handicap non deambulante e in grado sia di utilizzare in modo autonomo una sedia a rotelle sia di svolgere una normale vita di relazione.
“Ovviamente – ha puntualizzato la Del Trecco – la condizione di disabilità dovrà essere supportata da idonea certificazione medica. Poi, tra gli altri requisiti richiesti, i richiedenti dovranno essere cittadini italiani, gli extracomunitari saranno ammessi solo se muniti di permesso di soggiorno, non dovranno essere titolari di altri alloggi e il reddito annuo complessivo del nucleo familiare, non dovrà essere superiore a 12mila 923,82 euro se riferito alla famiglia con due componenti. Se il numero dei componenti fosse superiore a due, il reddito del nucleo viene ridotto di 516,46 euro per ogni altro componente, norma che non si applica nel caso di figli a carico. Ovviamente avranno punteggio di priorità chi attualmente vive, ad esempio, in condizioni di grave disagio abitativo, come baracche, dormitori pubblici o è costretto a una coabitazione con altre famiglie. Una volta scaduti i termini l’amministrazione procederà alla redazione della graduatoria che dovrà essere pubblicata entro 15 giorni dalla sua formazione presso l’Albo pretorio del Comune. Entro 30 giorni sarà possibile presentare ricorso, quindi, esaurite tutte le procedure, l’amministrazione potrà procedere con l’assegnazione”.
Le domande dovranno essere compilate sulla modulista predisposta dal Comune e reperibile presso l’Ufficio Politiche della Casa, o l’Urp, e dovranno essere presentate direttamente al Comune o spedite per raccomandata.