Pescara. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara ieri pomeriggio hanno arrestato un 58enne di Lanciano, Antonio Ranalli, in esecuzione della revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali disposta dalla Corte d’Appello dell’Aquila.
L’uomo dovrà così scontare sei anni e mezzo di carcere per la condanna per il reato di estorsione commesso nel 2011.
Il 58enne ieri ha cercato di ingannare i militari dell’Arma esibendo documenti falsi ma il tentativo non è andato a buon fine ed è finito in manette.
L’uomo, da mesi irreperibile, era stato identificato alcuni giorni fa dal personale del 118 chiamato da un cittadino che aveva notato una persona priva di sensi a terra. In quell’occasione però era riuscito a farla franca in quanto appena aveva sentito il medico pronunciare la parola carabinieri si era improvvisamente rianimato fuggendo immediatamente.
L’uomo anche dieci anni fa si era nascosto a Roseto per sfuggire al carcere. Tentativo inutile perché allora come ieri era stato individuato dallo stesso carabinieri, al quale, dopo averlo riconosciuto ed ammanettato, ha esclamato sconsolato: “Brigadiè, ma sempre a te devo incontrare?”.
Sempre nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Pescara Principale hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento degli arresti domiciliari con quella in carcere, Gaoke ZHU, 25enne cinese, sottoposto ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione e all’ingresso di giovani ragazze da far prostituire.