Pescara. “Il Piano regolatore portuale di Pescara e’ gia’ stato incardinato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. C’e’ stato un ritardo legato al passaggio di consegne tra l’ex ministro Lupi e l’attuale ministro Delrio, ormai superato”.
Lo ha detto, oggi pomeriggio, il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, nel corso di una conferenza stampa tenuta a margine di un incontro con il comandante della Direzione Marittima di Pescara, Enrico Moretti, a proposito dell’iter riguardante l’approvazione del Piano regolatore portuale di Pescara.
“Stiamo ora accelerando”, assicura il vice ministro, “perche’ il Piano regolatore portuale di Pescara e’ una di quelle priorità nel quadro nazionale dei porti grandi- piccoli che sono sotto attenzione ormai da un po’ di tempo”. Nencini, inoltre, ha detto che nei prossimi giorni il ministro dovrebbe provvedere alla firma di tre misure che riguardano interventi sulla portualità di Pescara.
“Stiamo lavorando al Piano nazionale degli aeroporti. E’ stato gia’ esaminato al Senato ma la discussione non e’ ancora chiusa. E’ stato incardinato ora in Commissione ottava alla Camera, la discussione e’ aperta”, ha detto ancora il vice ministro delle Infrastrutture, parlando dell’aeroporto d’Abruzzo, delle prospettive di sviluppo e della velocizzazione del traffico su rotaia, riguardante l’Adriatica. “Il governo – ha proseguito – ascoltera’ le opinioni, valutera’ le proposte e se ci sono proposte aggiuntive che riguardano gli scali italiani. Ma credo che in questo caso l’area di Pescara e’ una delle aree italiane che ha il vantaggio di avere nel raggio di pochi chilometri quadrati tutte le strutture infrastrutturali necessarie per generare sviluppo con la presenza di un porto, un aeroporto, l’Interporto e la ferrovia Adriatica, per cui si sta attuando il piano di velocizzazione”.
“Pur non essendo citta’ metropolitana – ha sostenuto – l’area di Pescara ha le caratteristiche per diventare piattaforma di sviluppo infrastrutturale a livello di grandi agglomerati”. Per quanto riguarda la ferrovia Adriatica e la tratta abruzzese del trasporto su rotaia, Nencini ha aggiunto: “Tutti dicono che bisogna velocizzare. Sia dalla parte Adriatica che da quella del Tirreno. La verita’ – ha affermato – e’ che l’Italia ha accumulato negli anni un deficit in ferro che e’ stato saldato con l’alta velocita’ che ha riguardato il quadrilatero del Nord Italia. Ora i due grandi interventi saranno fra Napoli e Bari e la Sicilia con Palermo, Messina e Catania. Se guardo all’Adriatica la velocizzazione riduce di 50 minuti le distanze fra Bologna, Ancona, Pescara e Bari. Ora con la proclamazione di Matera Citta’ della Cultura, lavoreremo per ridurre le distanze di viaggio fra Napoli e Roma di un’ora e mezza. L’unico problema – ha concluso Nencini – e’ che ai grandi finanziamenti non hanno risposto i finanziamenti regionali su ferro”.