Montesilvano. “Le dipendenze patologiche. Funzioni e dinamiche del gioco d’azzardo”. Si è parlato di questo, sabato mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano, durante il convegno organizzato dall’associazione Psicodialogando, patrocinato dal Comune di Montesilvano e dall’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo.
Durante il seminario le psicologhe Antonia Palma, Cristina Falconetti e Gioia Giordano hanno illustrato le caratteristiche e i processi disfunzionali della dipendenza da gioco, introducendo l’impronta del contesto familiare. «La famiglia assume una significativa importanza che ci permette di osservare e spiegare le modalità e le basi attraverso cui si manifesta la dipendenza patologica, un po’ come un foglio per uno scrittore o un martello per un falegname – spiegano le psicologhe -. Il gioco d’azzardo potrebbe essere la conseguenza, piuttosto che la causa, di una sofferenza legata alla storia personale di ogni singolo individuo. Durante l’incontro è stato inoltre presentato un esempio clinico per evidenziare processi e nessi relazionali significativi e fondamentali rintracciabili nella storia familiare».
«La ludopatia – spiega l’assessore al sociale Ottavio De Martinis – è purtroppo una patologia in costante crescita. Ben vengano dunque queste iniziative che possono sensibilizzare e fornire utili indicazioni a riconoscere e soprattutto ad aiutare chi è in difficoltà. Come ogni dipendenza, anche quella da gioco d’azzardo coinvolge tutto il contesto familiare che inevitabilmente viene trascinato in un vortice di disperazione».