Pescara. Dopo aver abolito (dal 2016) la tassa sulle insegne per le imprese commerciali, oggi il Consiglio Comunale ha approvato la delibera per la modifica dell’articolo 23 (agevolazioni) e 24 (esenzioni) del regolamento Cosap. Con il voto si autorizza l’esenzione del pagamento della tassa sul suolo pubblico nella misura del 75 per cento per tutte le feste religiose cittadine, mentre per la festività patronale di San Cetteo è stata disposta l’esenzione totale.
“L’intento del provvedimento è quello di consentire lo svolgimento di queste importanti manifestazioni che appartengono alla nostra cultura e storia cittadina – spiega l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi – farlo pur in un momento di difficoltà dell’Amministrazione in cui non è possibile dare contributi diretti a causa delle condizioni economico finanziarie in cui si trova l’Ente. Malgrado questo riteniamo che non è possibile intaccare manifestazioni che rappresentano l’identità, il sociale, la pescaresità e che offrono occasioni di aggregazione che sono importanti e che non sono mai mancate, neanche nei momenti più bui della nostra storia cittadina, perché sono momenti in cui la comunità si ritrova, respira un clima più disteso della festa. A parte il lato della devozione, alcune manifestazioni sono molto importanti anche dal punto di vista attrattivo e turistico per la città e altre svolgono un ruolo fondamentale perché animano territori che per troppo tempo sono stati etichettati in senso negativo come periferie, ma dove la socializzazione risulta ancora più determinante proprio perché decentrate”.
“C’è da sottolineare che l’esenzione non riguarda le occupazioni effettuate per lo spettacolo viaggiante”, prosegue Cuzzi, “che già così come da regolamento usufruiscono di altre agevolazioni. Rispetto ai contributi del passato il provvedimento stabilisce una regola, perché consente di passare dalla discrezionalità del contributo alla regolamentazione di un principio di equità valido sempre e per tutte le festività religiose, consentendo, inoltre un risparmio per l’Ente quantificabile intorno ai 5000 euro l’anno”.