Pescara, stabilimenti balneari: nuove normative sulle concessioni e burocrazia veloce

Pescara. Tempo d’estate e di riapertura degli stabilimenti, quest’anno con qualche novità per gli esercenti: il regolamento riguardo al tratto di mare che può essere utilizzato per posizionare i lettini prendisole e le strutture galleggianti in gomma per i bambini; lo snellimento dell’iter burocratico, sia per quanto riguarda le postazioni di salvataggio, che per quanto riguarda le procedure del subingresso di un nuovo gestore al posto del precedente.

Con l’Ordinanza Balneare 2015, infatti, si definisce il tratto di mare che può essere utilizzato dagli stabilimenti per l’installazione dei parchi acquatici in gomma: questi devono avere un’estensione che non superi i 400 mq e devono essere posizionati in corrispondenza dei lati che delimitano lo stabilimento; deve inoltre esserci lo spazio sufficiente per permettere ai bagnanti l’ingresso in mare, perciò le strutture non possono trovarsi troppo vicino alla riva.

Più ampia è invece la porzione di spiaggia che può essere utilizzata dagli esercenti a fine stagione, per riporre le attrezzature dello stabilimento: quest’anno avranno a disposizione 150 mq di superficie, mentre l’Ordinanza dell’anno scorso concedeva 120 mq.

Le postazioni di salvataggio potranno essere collocate senza bisogno di richiedere l’autorizzazione o farne comunicazione alla Autorità competenti.

Per quanto riguarda le pratiche relative al subingresso, di pertinenza del Comune, i nuovi titolari della concessione demaniale devono provvedere all’acquisizione del Nulla Osta e al pagamento dei diritti d’istruttoria e delle spese contrattuali, fermo restando la regolarità del pagamento dei canoni e la voltura della polizza fidejussoria: è stata infatti modificata anche la Carta dei Servizi del mare

L’obiettivo è una completa ridefinizione della normativa riguardante gli stabilimenti balneari, che rientrerà a breve nel Piano Demaniale Regionale.

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