Pescara. Nella polemica tra i capigruppi Forza Italia e Pd in consiglio regionale circa il degrado e il futuro della Stella Maris di Montesilnvano interviene Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara, ente proprietario dell’ex colonia sulla riviera.
“I fondi destinati alla riqualificazione della Stella Maris non sono affatto congelati né sono spariti. Il Governatore D’Alfonso li ha già stanziati e messi a disposizione della Provincia– dichiara Di Marco -. La questione, però, è un’altra. L’edificio, per essere recuperato nella sua interezza, necessita evidentemente di un sostegno economico ben più ampio (altrimenti si rischierebbe di sperperare un milione di euro di fondi pubblici per un intervento spot) e, soprattutto, di un’idea, di un progetto che possa coniugare le esigenze della collettività con quelle di gestione. Non è un caso, infatti, se negli ultimi anni tutti i bandi sulla Stella Maris sono andati deserti e non si può certo chiedere all’attuale amministrazione di cancellare con un colpo di spugna una questione annosa e di non facile soluzione”.
“Il lavoro, però, è a buon punto”, rassicura Di Marco, “specie in considerazione del fatto che stiamo operando affinché l’aeroplanino della riviera diventi un polo d’attrazione su ampia scala. A tal proposito, sto acquisendo le disponibilità dei rappresentanti del Comune di Montesilvano e della Regione Abruzzo, sindaco e presidente, per attivare con palazzo dei marmi un tavolo di concertazione, durante il quale definire definitivamente (il gioco di parole è d’obbligo) il futuro dell’ex colonia fascista. Durante questa riunione, decideremo anche come procedere per bonificare la struttura e ripulirla, togliendola finalmente dal profondo stato di degrado in cui è caduta negli ultimi anni. Un vero scempio che non doveva essere permesso, ma a cui porremo rimedio, restituendo davvero un gioiello non solo alla comunità di Montesilvano, ma a quella abruzzese e di tutta Italia. In questa sede sono certo che il sindaco Maragno ci esporrà tutte le idee e i progetti che ha studiato per la Stella Maris, in modo da concertarle insieme”.