Montesilvano. Non si placa la polemica per l’ultima ondata di migrantes approdata nei grandi alberghi di Montesilvano; i titolari dell’hotel che li ospita, da un anno, la vece come una salvezza dalla morte del turismo, ma Sospiri (FI) critica: “Vanno spostati”.
“L’interesse economico, seppur legittimo, di un singolo imprenditore non può prevalere sulle necessità di un’intera collettività”: ribatte così il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, alle parole dei proprietari dell’Hotel Ariminum, la struttura che ha accolto i 32 migrantes africani sbarcati, con altre centinaia, sulle coste siciliane la scorsa settimana e che da un anno ne ospita circa 50 al giorno. Il titolare dell’albergo, Antonio Felicioni, ha dichiarato al quotidiano locale Il Centro che “accogliere i profughi, oltre a una gratificante esperienza dal punto di vista umano, ha rappresentato soprattutto un’opportunità di lavorare, per noi e per tante altre persone che altrimenti sarebbero rimaste a spasso per tutto l’inverno”.
Parole alle quali Sospiri risponde che “altre decine di imprenditori oggi sono fortemente e giustamente preoccupati per la presenza di 32 profughi ospitati in un albergo di Montesilvano, in piena zona turistica, con la prospettiva di ulteriori arrivi”, e accusa l’albergatore di vivere “come un’imperdibile occasione di profitto l’accoglienza dei profughi, con lo Stato che eroga 35 euro al giorno per ciascuno di essi per garantire vitto, alloggio, uso del telefono e servizio lavanderia. Ma sicuramente mi aspetto altre ambizioni da un imprenditore del turismo, – polemizza il consigliere regionale, “che non l’aspettare la paghetta mensile dello Stato, a discapito di tutti gli altri suoi colleghi”.
“La presenza di profughi”, conclude Sospiri, “rischia di mettere a rischio la stagione turistica di una città che vive di turismo, quindi è evidente che quelle persone, comunque bisognose di soccorso, vanno spostate altrove”.