Pescara. E’ andata deserta al Tribunale di Pescara anche la sesta seduta d’asta pubblica per la vendita della casa di Silvio Buttiglione, l’imprenditore “strozzato” da creditori e banche che ha commosso l’opinione pubblica con la sua proposta di vendere un rene per salvare la sua dimora di Montesilvano.
Presenti anche oggi, a sostegno dell’imprenditore, alcuni simpatizzanti del M5S, il parlamentare pentastellato Andrea Colletti e il consigliere comunale di Pescara Massimiliano di Pillo. “Il sesto round – ha commentato Buttiglione- e’ andato. Continuo a ripetere che sono la testimonianza di molte persone che vivono la mia stessa condizione in solitudine”.
Si avvia verso il lieto fine la sventura di Buttiglione: la basta d’asta era di 137 mila euro, mentre il valore della casa e’ di 250 mila euro, ma negli ultimi giorni l’uomo ha fatto sapere che, dopo l’interessamento di stampa e opinione pubblica, coloro che si erano presentati all’asta hanno ritirato le offerte. Buttiglione, che oggi ha presentato un’istanza di sospensione e improcedibilità, ha riferito all’uscita dal tribunale che “abbiamo chiesto ai creditori di concederci la possibilita’ di estinguere il debito attraverso una raccolta fondi”. “Questo e’ un problema generale”, commenta invece colletti, ” stiamo preparando una proposta per richiedere una moratoria riservata a determinate categorie di persone per bloccare le vendite all’asta almeno per due anni”.