Pescara. Dopo il porto canale e la darsena commerciale, il problema dell’insabbiamento dei fondali si estende anche al porto turistico. Il Marina di Pescara lancia l’allarme per l’annullamento delle competizioni sportive, ma il rischio va oltre.
Allarme fondali bassi anche per il porto turistico Marina di Pescara; a lanciarlo è Assonautica Pescara che parla di probabile annullamento della tappa dell’Adriatic Trophy, prevista per il secondo weekend di maggio), aggiungendo che corre lo stesso rischio la regata internazionale Pescara Spalato del 29 maggio. “Sembra incredibile ma il porto turistico Marina di Pescara, una delle strutture piu’ grandi ed importanti del Mediterraneo si trova ancora una volta a combattere con il problema dei bassi fondali nel canale di ingresso a seguito dell’insabbiamento causato dalla sabbia di riporto delle mareggiate e le correnti. Con tristezza denunciamo l’ormai prossima chiusura del porto turistico Marina di Pescara”, afferma il presidente di Assonautica Pescara Francesco Di Filippo. “Forse a Pescara il problema del dragaggio e’ cosi familiare per via del porto canale che si rischia di non essere piu’ ascoltati, ma la cosa davvero grave ed incredibile – aggiunge Di Filippo – e’ la mancata considerazione del danno economico che l’assenza di dragaggio del canale d’ingresso del porto turistico causa alla citta’. Non si tratta di un danno allo sport della vela – prosegue – ma una perdita economica, di occupazione e di immagine per l’intera citta’, con manifestazioni di livello europeo e mondiale che potevano svolgersi a Pescara e che non sono state assegnate dalla Federazione Italiana e internazionale per il 2015 e 2016 ai circoli velici di Pescara in quanto impossibilitati a garantire il pescaggio necessario per imbarcazioni da regata. Il porto turistico e gli eventi velici sono un moltiplicatore di reddito incredibile, con la piu’ alta capacita’ di produrre ricchezza tra i settori del Cluster marittimo; e’ arrivato il momento che le istituzioni e gli Enti in vario modo interessati comprendano questo e si attivino con le urgenze necessarie a definire le infinite procedure burocratiche e amministrative per il rilascio dell’autorizzazione definitiva”.
“La beffa ulteriore per i diportisti e utenti del porto turistico di Pescara – osserva Di Filippo – sta nel fatto che il Marina di Pescara societa’ di gestione del porto turistico, di proprieta’ della Camera di Commercio, essendosi attivata per tempo ha gia’ a disposizione le risorse finanziarie, le autorizzazioni per l’escavo di 10.000 metri cubi, le principali analisi necessarie, si attendono solo gli esiti delle ulteriori analisi richieste all’ultimo momento e l’autorizzazione finale. Il Marina ha anche proposto formalmente al Comune di Pescara ed alla Regione di utilizzare le sabbie dell’ingresso del porto turistico per il ripascimento del litorale pescarese per il quale sono gia’ previste ulteriori risorse e lavori. Con un’azione sola si risolverebbero due problemi con evidente risparmio anche di risorse economiche pubbliche. Come Assonautica ed a nome di centinaia di diportisti in considerazione della proprieta’ pubblica della struttura e non di un impresa privata – si legge ancora nella nota di Assonautica – siamo a richiedere con forza alla politica, agli amministratori, alla burocrazia ed agli Enti coinvolti, una maggiore attenzione, concretezza e celerita’ d’azione nonche’ massima collaborazione e visione sistemica dell’agire per consentire l’avvio dei lavori di dragaggio del Marina di Pescara. Il 2 maggio a Pescara, nel convegno nazionale sulla portualita’ turistica che sara’ organizzato durante l’evento espositivo nautico Sottocosta, con i Presidenti dell’Assonautica Italiana e dell’Assonat (Associazione nazionale dei porti turistici) si discutera’ del problema dragaggio e non si escludono azioni eclatanti”, annuncia infine il presidente Francesco Di Filippo.