Pescara. Un ragazzo di 16 anni ha puntato ripetutamente un laser contro un aereo della Capitaneria di Porto che stava atterrando all’aeroporto di Pescara ieri sera intorno alle 19:30. I piloti hanno subito segnalato quello che stava accadendo alla torre di controllo dell’aeroporto.
Così la polizia di frontiera e la questura si sono attivate immediatamente e, grazie anche alla segnalazione di un cittadino, in poco tempo hanno individuato il giovane. Il sedicenne, raggiunto da una volante della polizia, si trovava sugli spalti del campo sportivo San Marco. Il ragazzo non si era reso conto della portata del gesto e agli agenti ha detto che stava sperimentando il funzionamento dell’oggetto. Il giovane è stato denunciato, mentre gli inquirenti stanno valutando se accusarlo di disturbo o attentato alla sicurezza dei trasporti. La dirigente della digos, Leila Di Giulio, e la dirigente dell’ufficio di polizia di frontiera dell’aeroporto di Pescara, Irene Vizioli, hanno messo in evidenza la pericolosità dell’uso di puntatori laser in quanto possono far deragliare treni e provocare incidenti aerei e stradali. Il laser impedisce al pilota di vedere per alcuni secondi e può dunque causare la perdita del controllo del mezzo. Rivolgendo un appello ai cittadini affinché non utilizzino il laser le due dirigenti hanno fatto notare che è possibile individuare l’autore del gesto. La caccia ai laser era partita da alcuni giorni dalla questura di Bari dopo diverse segnalazioni di piloti di aerei in partenza o in arrivo nell’aeroporto di Bari e le immagini televisive dello stadio San Nicola.
Luca Ruffini