Pescara. Finisce di tutto nella rete anti-abusivismo della polizia municipale: il week end di controlli nel cosiddetto “quadrilatero etnico” del centro di Pescara si chiude con i sequestri di 5 agnelli interi e migliaia di cover per smartphone. Gli ambulanti abusivi scappano abbandonando merce per 15mila euro.
Se il corridoio a margine dell’area di risulta è ormai noto come il “mercatino etnico” delle bancarelle semi-ambulanti gestite dagli africani, di regolari negozi, kekab-fast food, internet point, punti money transfert e minimarket è composto il cosiddetto “quadrilatero etnico” alle spalle del centralissimo corso Umberto, racchiuso tra via Battisti, piazza Santa Caterina, via Mazzini e la rotatoria di via Michelangelo. “Controlliamo tutti, a prescindere dall’etnia e dal colore della pelle”, rassicura l’assessore alla Polizia Municipale Adelchi Sulpizio, ma davanti a sé stamattina nella sala stampa del Comando in via del Circuito aveva montagne di articoli sequestrati proprio ad ambulanti e negozianti extracomunitari.
DAI QUINTALI DI CARNE ALLE MIGLIAIA DI COVER
La sezione Tutela del consumatore, coordinata dal maggiore Danilo Palestini, ha multato 6 negozianti per varie violazioni al codice del consumo e alle leggi sulla contraffazione. Sugli scaffali dei bazar sono stati trovati in vendita centinaia di giocattoli privi del marchio CE e cosmetici senza le etichette che illustrano gli ingredienti in italiano; saponi, tinture per capelli e perfino antibatterici e antinfiammatori che sono valse due multe da 1032 euro, oltre a quella da 6mila euro al negoziante che li vendeva solo con la licenza per prodotti alimentari, in contravvenzione alla legge regionale 11 del 2008. Ben più grave è il ritrovamento di 5 ovini interi, per un peso complessivo di 2 quintali e mezzo, già ed esposti per la vendita in un negozio di alimentari, totalmente privi di etichettatura e di marchi che potessero tracciare la filiera dell’allevamento e della macellazione. Gli agnelli sono stati sequestrati con l’intervento dell’ufficio Alimenti di origine animali della Asl, diretto dai dottori Fabrizio Lodi ed Eugenio Ballone: il responsabile è stato multato per 3166 euro, lo stesso verbale elevato ad altri 2 commercianti che vendevano prodotti di carne e pesce non tracciati,e non riportanti gli ingredienti in lingua italiana. “Merce già immessa sul mercato che poteva provocare seri danni ai consumatori”, ha spiegato in conferenza stampa il maggiore Palestini.
La stessa operazione ha applicato anche la norma comunale sul commercio che vieta agli ambulanti di vendere qualsiasi prodotto entro i 100 metri da un negozio che venda la stessa categoria di merce nelle aree di pregio comunale, ovvero nella zona pedonale del centro. Ben 6 i venditori di accessori per cellulari. multati per 1032 euro. Due extracomunitari, sorpresi nei dintorni di corso Vittorio Emanuele, sono scappati alla vista dei vigili, abbandonando sul posto due enormi sacchi contenti fino a 3mila cover per smartphone, sequestrati poi dalla Municipale. Materiale di dubbia provenienza che, venduto a 5 euro al pezzo, ha un valore di circa 15mila euro.