Pescara. Da un semplice appello su Facebook, il movimento No Terna si è ben coordinato ed è pronto a presentarsi compatto domani davanti al teatro D’Annunzio, dove si svolgerà anche l’open day che la società elettrica terrà per illustrare i dettagli dei realizzandi elettrodotti Tivat-Cepagatti e Villanova-Gissi.
Vari i comitati sorti in Abruzzo per fare chiarezza sulle vicende che riguardano le due opere: la protesta scatterà dalla mattina terranno con un presidio contro-informativo in concomitanza con l’iniziativa promossa da Terna, poi, alle ore 16 un sit-in e un flash mob daranno corpo alla mobilitazione.
“Mentre i cantieri sono già partiti sul territorio”, viene contestato a Terna e alle amministrazioni locali, “tutto sia stato già deciso in luoghi lontani da qualsiasi forma di democrazia matura e trasparenza” e che gli enti pubblici abbiano accettato di svolgere “un inaccettabile ruolo di sordina nei confronti dell’opinione pubblica” su queste opere. In altri Paesi europei, dicono annunciando le manifestazioni di domani, “il dibattito sulle opere si fa prima” dell’intervento. I comitati non ritengono vero, poi, come sostiene Terna, che “gli elettrodotti siano necessari per gli abruzzesi in considerazione del deficit elettrico e del rischio black out” considerato che “un elettrodotto non produce energia ma al massimo la trasporta e che, quindi, un eventuale deficit produttivo rimarrebbe comunque. Inoltre l’Italia ha impianti per produrre energia in eccesso”.
I comitati chiedono ai cittadini di partecipare e agli enti di “schierarsi dalla parte dei cittadini”. Hanno aderito i comitati No Elettrodotto Villanova – Gissi, i comitati No Elettrodotto Tivavt- Pescara, l’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino, i gruppi M5S al Comune e alla Regione, il Forum Abruzzese Movimenti per l’Acqua.