Pescara. E’ stato raggiungo ieri in tarda serata l’accordo tra la Provincia di Pescara, la cooperativa Geat, le organizzazioni sindacali e la Rsa della Geat per definire la procedura per la mobilita’ di 7 lavoratori impiegati nella sede di Alanno, presso il cantiere dell’ex Kimberly Clark spa.
La Geat, che ha sede ad Alessandria, e’ una societa’ cooperativa di produzione lavoro a mutualita’ prevalente che si occupa di logistica e di movimentazione merce all’interno dei magazzini, stabilimenti industriali, piattaforme. La Geat opera su 35 cantieri in diverse regione d’Italia e su 4 sedi in Abruzzo e applica ai propri dipendenti il contratto di lavoro nazionale “Autotrasporto, spedizione merci e logistica”.
Il cantiere della Kimberly, ad Alanno e’ costituito da 35 persone, per le quali l’azienda ha comunicato l’eccedenza di personale dopo la vendita dell’azienda alla Ico di Pescara, che non ha necessità di assorbire detto personale. A causa della chiusura del rapporto di lavoro con la Kimberly (che entro il 30 giugno cessera’ definitivamente la produzione) la Geat avrà necessità di ricollocare tutto il personale impiegato nei magazzini dell’ex cartiera, cominciando dai primi 7, che, a partire dal 10 febbraio, saranno posti in mobilità.Tuttavia, malgrado le prospettive non siano delle migliori, ieri in Provincia e’ stato raggiunto un accordo che lascia intravedere buone prospettive per gli attuali e gli eventuali futuri lavoratori in mobilità.
Dopo aver esaminato approfonditamente la situazione, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, assistito dalla dirigente del settore Lavoro Nicoletta Bucco, e in accordo con i sindacati (erano presenti Orazio Noberti della Fit Cisl e Franco Rolandi della Filt CGIL, oltre a Maurizio Chierici della Rsa) ha proposta all’azienda, rappresentata da presidente Bruno Rossi e dal responsabile territoriale Massimo Campitelli, di assumersi l’impegno di ripescaggio degli stessi dipendenti, almeno entro il 31 dicembre, laddove si dovessero aprire nuove prospettive di lavoro in Abruzzo ma anche fuori regione. “Sostanzialmente – dichiara il presidente Di Marco – l’azienda si impegna a verificare la possibilita’ di reinserire i predetti lavoratori nell’ambito delle realta’ in cui sono titolari con i servizi di prestazione di lavoro qualora si registrasse un aumento del volume di affari. Verificheremo periodicamente tale disponibilita’, attraverso la convocazione di tavoli provinciali che verificheranno l’andamento della situazione produttiva in ogni centro operativo gestito dalla Geat”.
“In piu’ – conclude Di Marco – abbiamo proposto un percorso parallelo, che potrebbe risultare utile anche in previsioni di nuovi esuberi dovuti alla chiusura della sede della ex Kimberly: quello di attivare percorsi mirati di riqualificazione professionale, rivolti prioritariamente al personale in esubero o in mobilita’, per adeguare i loro profili ai nuovi bisogni aziendali. Tali percorsi saranno suggeriti dall’azienda stessa e da una nostra valutazione dei bisogni del mercato del lavoro nel campo della logistica industriale e commerciale”.