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Pescara: pioggia e mareggiate, situazione critica per il porto

Pescara. Il porto è in condizioni limite: l’allarme è stato lanciato stamani dal comandante della Capitaneria di porto Enrico Moretti, a margine della riunione del consiglio provinciale straordinario che si é svolto proprio nei locali della Direzione marittima per parlare del presente e del futuro del fiume e, inevitabilmente, del porto, che vive da anni il problema dei fondali insabbiati e dei conseguenti interventi da realizzare per mantenerlo in condizioni di sicurezza.

A rafforzare la criticità della situazione c’è stato anche l’intervento di una delegazione di armatori, “preoccupati per le mareggiate che possono cambiare le condizioni dei fondali all’imboccatura del porto”. Il fondale si é ridotto, ha detto Moretti, e si é creata una sorta di collinetta, per cui si devono fare delle gimkane per entrare e per uscire dal porto“. Tra canale e darsena, infatti, la navigabilità si è ridotta ad un’altezza di 2,8 metri e sono necessari continui rilievi della Capitaneria per consentire agli operatori di lavorare sui pescherecci senza correre rischi. I prossimi rilevamenti sono previsti domenica, ma tra mareggiate e fiume rigonfiato dalle abbondanti piogge, non c’è da sperare in meglio.

Il Consiglio provinciale ha allargato la discussione a quello comunale: “Oltre al dragaggio in atto che entro quindici giorni consentirà la rimozione di 30.000 metri cubi di materiali – ha affermato il vice sindaco di Pescara Del Vecchio- “riteniamo fondamentale l’avvio successivo dell’opera a difesa del porto che prevede la realizzazione di una barriera soffolta che sarà l’ossatura degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale: una ipotesi operativa di lavoro, consentita dalla realizzazione di una vasca di colmata presso il porto di Ortona. Il provveditore alle Opere pubbliche si è impegnato a portare a compimento entro due mesi la progettazione di una banchina di circa 5.000 metri quadrati all’altezza della Madonnina, che potrà essere usata anche come vasca di colmata”.

La logica da perseguire sarebbe quella della costanza in luogo dell’emergenza: una manutenzione ordinaria invece di interventi post-dramma e azioni propedeutiche alla realizzazione del nuovo porto, come stabilito ieri davanti al governatore regionale D’Alfonso e al Provveditorato. “Il comune”, ha proseguito Del Vecchio, “intende portare a compimento del cammino il Prp e sfruttare al meglio le risorse disponibili. Dall’incontro di giovedì si parla di una cifra che va oltre 7 milioni di euro, di cui 1,9 dal Provveditorato, 1 milione dallo Sblocca Italia e 3,5 dalla Regione, più 800mila per dragaggio in atto”.

Moretti, ha ricordato gli interventi che si andranno a realizzare, prima di movimentazione e poi di dragaggio, tra febbraio e quest’estate, così come annunciato nei giorni scorsi dal Provveditorato alle opere pubbliche e di questo si parlera’ di nuovo “nel corso di un incontro che la Regione dovrebbe convocare per il 4 febbraio”. Il comandante ha spiegato che “non dovrebbero esserci problemi per il ritorno del mezzo della Snav”, per il collegamento estivo con la Croazia