Per il morbillo, in particolare, la percentuale di vaccinati , in provincia di L’Aquila, è stata del 92%, vale a dire di oltre 3 punti rispetto alla media regionale. Per il meningocco la copertura aziendale è stata dell’87,7% contro il 70% regionale. Analoghi riscontri positivi si registrano sulla varicella (47,28 aziendale a fronte del 34% regionale). Si tratta di dati di segno positivo che riguardano la campagna vaccinale dei mesi scorsi, caratterizzata dal decreto Lorenzin che ha introdotto l’obbligo delle protezioni. I risultati raggiunti alla luce delle novità legate alle recenti normative saranno uno dei tanti spunti su cui ragionare, al fine di migliorare ancora le prestazioni, nel corso del congressoin programma sabato prossimo 16 giugno all’Aquila, a partire dalle ore 9.00, nella sede dell’ordine dei medici in via Giovanni Gronchi. Il convegno, con la partecipazione di specialisti abruzzesi e non, avrà come tema: ‘Vaccinare dalla prima infanzia alla terza età: promuovere una scelta consapevole’.
I lavori verranno coordinati dagli specialisti della Asl Enrico Giansante e Daniela Franchi e vedranno la partecipazione di illustri relatori provenienti anche da altre regioni tra cui i professori Elisabetta Franco e Pierluigi Lopalco. Nel corso del dibattito, riservato in particolare a medici chirurghi, assistenti sanitari, infermieri e infermieri pediatrici, verranno affrontati argomenti che tratteranno a 360 gradi il complesso e mutevole scenario delle vaccinazioni che impone necessità nuove e indifferibili tra cui l’esigenza di offrire alla popolazione un quadro di chiarezza per districarsi tra nuove e vecchie disposizioni. Il congresso di sabato prossimo, peraltro, oltre a un’analisi retrospettiva, si occuperà di nuove vaccinazioni, in parte già avviate, come meningococco B, rotavirus e varicella per i nuovi nati, introduzione del vaccino contro il papillomavirus nel maschio dodicenne e del richiamo antipolio nell’adolescente, vaccinazione contro le polmoniti da pneumococco e l’herpes zoster negli anziani.
“L’intento del convegno”, dichiarano gli organizzatori, “è soprattutto quello di intervenire sulla formazione degli operatori come promotori di salute, al fine di veicolare una corretta informazione a beneficio degli utenti. Per attuare correttamente la protezione, infatti, non basta l’obbligo della vaccinazione imposto dal legislatore ma occorre un’informazione capillare che arrivi direttamente all’interessato e in questo ambito il contributo degli operatori specializzati resta a tutt’oggi lo strumento fondamentale per favorire una scelta consapevole dei genitori”. Quest’ultimo è un aspetto molto importante che serve a ribadire come la vaccinazione sia il modo scientificamente sicuro e il mezzo più efficace per proteggersi dalle patologie, evitare che si diffondano e impedire che insorgano malattie concomitanti.