“Mentre ieri scrivevo il post sul divieto di ammalarsi causa chiusura dei pronti intervento nella Marsica, una ‘mia’ cittadina accusava un malore e veniva trasportata presso il pronto soccorso di Avezzano”, ha denunciato sui social Di Natale. “I nuovi protocolli sanitari impongono il tampone prima di ogni ricovero.
Il problema, sempre più serio, é che i tamponi, per molti motivi, non vengono effettuati in tempi rapidi, con la conseguenza che i pazienti rimangono parcheggiati nei locali del pronto soccorso in attesa di essere ricoverati nei reparti.
È quello che è successo all’aiellese in questione, che da 24 ore è sopra una barella, ancora in attesa di questo benedetto tampone.
Come sapete, il 27 marzo mi arrivò la diffida dalla regione Abruzzo per quanto riguarda i test sierologici.Risposi alla nota il 1 aprile e colsi l’occasione per fare richiesta di accesso agli atti e chiedere al dipartimento di riferimento la quantità ed il riparto in disponibilità territoriale dei tamponi, nonché, alla luce del DPCM del 31/01/2020 con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale, il programma degli acquisti dei predetti tamponi in ragione della già dichiarata semestrale emergenza sanitaria. In quella sede chiesi anche, come autorità sanitaria del mio territorio e responsabile della Protezione Civile, se fosse stato esercitato il ruolo di controllo e programmazione dei fabbisogni sanitari. Non ho ancora ricevuto nessuna risposta.
Eppure, a distanza di 50 giorni, nonostante i proclami, la realtà rimane drammaticamente immobile.
Una situazione non più accettabile”.