In particolare, l’attività di indagine avviata a seguito della violenta aggressione ai danni della titolare di un autolavaggio, avvenuta a Sulmona il 19 settembre scorso, che ha portato all’arresto per il reato di usura, nel mese di ottobre, di quattro persone, fra le quali l’autrice della violenza, tutte appartenenti alla locale comunità rom, ha consentito di far emergere che la donna era stata vittima di un’ altra attività usuraia, posta in essere da due donne sulmonesi.
Quest’ultime, infatti, dal 2014 e fino ai primi mesi dell’anno in corso, a fronte di un prestito iniziale di 2.000 euro concesso, si erano fatte consegnare dalla vittima, nel tempo, la somma complessiva di 6000 euro con l’applicazione del tasso di interesse mensile pari al 20%.
Il gip del tribunale di Sulmona, Marco Billi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefano Iafolla, in base alle risultanze delle indagini eseguite, ha emesso nei confronti di entrambe l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le due donne, rintracciate questa mattina, dopo le formalità di rito sono state confinate nelle rispettive abitazioni.
Contestualmente sono state eseguite le perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di Sulmona e di Roma, nel corso delle quali è stato rinvenuto materiale di interesse, ora al vaglio della magistratura.