Striscia la notizia, ieri sera, si è occupato dal caso di Dimitri, l’ipovedente assunto al carcere di Sulmona ma impossibilitato a svolgere il proprio lavoro per via di una consolle che a distanza di due anni ancora non gli viene affidata.
Da due anni, infatti, Dimitri ogni giorno prende il treno dall’Aquila per Sulmona dove, a bordo di un bus messo raggiunge il penitenziario dove passa ore di lavoro seduto su una sedia in attesa della fine della giornata lavorativa. Con l’arrivo della pandemia, Dimitri ha chiesto di poter lavorare da casa, così come fanno in tanti come lui, ma ad oggi l’amministrazione penitenziaria non ha risolto il problema.
“Nel corso della puntata andata in onda ieri sera, Riccardo Trombetta, da me interpellato”, sottolinea Mauro Nardella della Uil PA, “e che già aveva sostenuto una mia vertenza sulla questione di Villa Gioia, a raccontare delle ” malefatte” della pubblica amministrazione.
Con il suo intervento sono convinto molto si smuoverà, da quello che mi è sembrato di capire più di una promessa è stata fatta, riuscendo in quella che da due anni sembra essere un’autentica chimera.
Tuttavia il mio più grande augurio sarebbe quello di consentire a Dimitri l’utilizzo dello smart working in quanto, al recupero della dignità persa per essere stato inascoltato per tutto questo tempo, si assocerebbe quella dell’azzeramento delle difficoltà dettate dal tragitto quotidiano che Dimitri è costretto a farsi sobbarcandosi quasi 100 km al giorno di viaggio”.