Importante operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza della regione Abruzzo che ha portato al sequestro di un grosso quantitativo di merce non originale e con marchi falsi
Il business della contraffazione è un fenomeno globale che non smette di crescere, alimentato dalla domanda di prodotti di lusso a prezzi accessibili. Tra i beni più copiati oramai non ci sono più soltanto le classiche borse o gli abiti firmati, ma qualsiasi genere di prodotto buono per allargare la fascia del possibile acquirente. Prodotti venduti a prezzi stracciati, ma con la stesso appeal dei brand originali. Nonostante le azioni di contrasto delle autorità, il mercato delle merci contraffatte è in continua espansione e crea enormi danni alle industrie, mettendo a rischio i consumatori.

L’ultima operazione portata a termine dalle Fiamme gialle abruzzese nella città di Sulmona, in provincia dell’Aquila, situata nel cuore dell’Abruzzo e a ridosso del parco nazionale della Maiella, non fa che confermare proprio questa tendenza dove oramai il prodotto contraffatto non riguarda più soltanto brand costosi e “irraggiungibili” per molti, ma anche prodotti di nicchia che possono risultare desiderati da fasce d’età una volta non coinvolte.
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Il giro d’affari dei marchi contraffatti
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane, il mercato delle merci contraffatte genera ogni anno circa 500 miliardi di dollari, pari al 3,3% del commercio mondiale. Tra gli articoli più falsificati ci sono soprattutto le borse e gli abiti di marca, simboli di status e desiderio per molti consumatori. Griffe celebri come Louis Vuitton, Gucci, Prada, e Chanel vedono le loro creazioni riprodotte in milioni di esemplari falsi che invadono le strade delle grandi città e dei mercati online che hanno anche incrementato e alimentato la possibilità di “intercettare” dei falsi da parte di potenziali clienti.

Scarpe dei migliori brand, giacconi e giubbotti destinati a una possibile clientela più giovane, sono la nuova frontiera del “tarocco” che oramai non è più concepita come una truffa ai danni del compratore che tante volte si avvicina al prodotto griffato non originale consapevole di quello che sta comprando, così la merce contraffatta cambia destinazione d’uso e target di vendita. Ecco perchè non sorprende che l’ultimo carico di merce contraffatta sequestrato dalla Guardia di Finanza di Sulmona in Abruzzo fosse per la maggior parte relativo a “Pokemon” e “The Farm by Goorin Bros”, due ben note griffe tra una clientela molto giovane che sarebbero diventate oggetto del desiderio di una clientela completamente diversa, ma non meno redditizia per i truffatori.
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Destinato a una clientela più giovane
Oltre a 226 articoli di bigiotteria non sicuri esposti in vendita, 408 carte da gioco collezionabili e 77 cappelli con visiera, tutte griffate con due marchi perfettamente conosciuti dai giovani come “Pokemon” e “The Farm by Goorin Bros”, pronti per essere acquistati nonostante fossero tutti dei clamorosi falsi. Tutti i prodotti sequestrati, seppur esteticamente identici a quelli originali, erano privi internamente di ogni indicazione relativa alla ditta o fabbrica dove sono stati assemblati, alla composizione e a qualsiasi segno distintivo, ed erano commercializzati in violazione del “Codice del Consumo”, quell’insieme di norme che regolano i rapporti tra consumatori e imprese, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei consumatori.

I finanzieri, a un attento controllo della merce esposta, hanno immediatamente notato la mancanza di una tracciabilità documentale e fiscale dell’acquisto della merce e nel sequestrare tutto il quantitativo dei prodotti in vendita incriminati hanno denunciato a piede libero i titolari delle attività commerciali.