L’ira che l’energumeno evidentemente non ha potuto scaricare su un altro basco blu l’ha concentrata sul primo oggetto che si è ritrovato tra le mani nella fattispecie una sedia.
Non sappiamo cosa sarebbe successo all’ispettore qualora la forza messa in campo fosse stata utilizzata proprio sul graduato.
Fatto sta che di tutto si ha bisogno ora in un penitenziario qual è quello sulmonese fuorché di altre minacce e tentativi di malmenare.
Non è dato sapere quanto centri l’utilizzo del vino nei numerosi eventi critici maturati all’interno del carcere peligno anche perché non è prerogativa dell’Amministrazione penitenziaria poterlo dimostrare.
Tuttavia, stante la situazione venutasi a creare sarebbe quanto meno logico, secondo la UIL PA polizia penitenziaria, così come accade già in altri istituti, procedere con una rivisitazione della vendita di alcolici anche nel carcere in questione.