Sommelier al buio. La sfida di Ivan e il grande traguardo raggiunto

Si è concluso pochi giorni fa il corso di qualificazione professionale per sommelier organizzato dalla sezione di Sulmona dell’Associazione italiana sommelier AIS.

A superare con successo il percorso di formazione a ricevere l’attestato sono stati 18 dei 40 iscritti che, dopo un corso iniziato il 31 marzo dello scorso anno, hanno potuto sostenere con successo l’esame finale dinanzi ad un commissario esterno.

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Si è concluso con successo un corso professionale per sommelier – abruzzo.cityrumors.it

Tra coloro che hanno conseguito con profitto l’attestato c’è anche Ivan Giovannucci, un non vedente di Pratola Peligna che ha dovuto affrontare delle sfide particolarmente ostiche per poter giungere a compimento del proprio percorso.

Le sfide di Ivan e il risultato raggiunto

Considerate le caratteristiche di Ivan, il partecipante ha dovuto adattarsi alle risorse messe a disposizione, come le lezioni sulla viticoltura registrate e tradotte in braille. Ci sono poi stati momenti di difficoltà ancora più elevata come, ad esempio, l’uso dello strumento del bersaglio: la scheda utilizzata dai sommelier dalla forma simile a un bersaglio, da cui prende il nome, è infatti un supporto su cui si annotano i punteggi per le diverse caratteristiche del vino.

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L’esperienza di Ivan può fungere da esempio per tanti altri aspiranti sommelier – abruzzo.cityrumors.it

Per permettere al partecipante non vedente di poterlo usare correttamente il bersaglio è stato dapprima realizzato su una lamina metallica che, fungendo da calco, ha poi permesso di riprodurlo su materiale più accessibile anche a chi non vede.

L’esame finale è stato poi brillantemente superato dinanzi al commissario, che ha riconosciuto la straordinaria capacità e la competenza del corsista.

Ieri ci siamo commossi per il traguardo raggiunto da Ivan, giusto riconoscimento della sua grande forza di volontà” – ha affermato Elisa Colella, responsabile della sezione AIS di Sulmona. Stando a quanto reso noto, si tratta del secondo caso in Italia, dopo la qualifica di sommelier conquistata da un ipovedente. Un’esperienza che potrebbe dunque essere ora replicata anche per altri partecipanti che intenderanno prendere parte a simili corsi.

Il percorso di formazione professionale, composto da tre livelli ciascuno di 15 lezioni, ha coinvolto per oltre un anno di studio teorico e pratico tutti i partecipanti provenienti da Sulmona, Pratola, Popoli, Castel di Sangro e Rivisondoli, che hanno potuto felicemente portare a termine l’iniziativa.

Sono felice del lavoro svolto – conclude Elisa Colella – un lavoro di gruppo che non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di chi ha contribuito allo svolgimento di un corso che ha visto qualificarsi, insieme a Ivan, altri talenti pronti a distinguersi come professionisti del vino”.

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