Situazione inaccettabile da GLS: stipendi non pagati e vertenze. Cosa sta accadendo

Gli operatori della nota società di consegne a domicilio, GLS, lamentano il mancato pagamento degli stipendi. Si inizia a contrattare sulla vertenza.

Negli ultimi anni, il mondo delle consegne a domicilio è diventato sempre più presente nella vita di tutti. Dopo la pandemia infatti, in cui l’unico modo per procurarsi determinate merci era la consegna a domicilio, tante società hanno continuato a crescere e, spesso, a settorializzarsi. Queste società però, si ritrovano molto spesso a dover disporre di società terze a cui affidare le consegne. GLS è una di queste.

PROBLEMI DA GLS
PROBLEMI DA GLS abruzzo.cityrumors.it

GLS è infatti una delle società più diffuse sul territorio italiano, a cui molte aziende si affidano per la consegna dei loro prodotti. A L’Aquila però, nell’ultimo periodo, la famosa società di consegne a domicilio non sta passando un bel periodo e a soffrirne maggiormente sono i dipendenti e gli operatori che lamentano la mancata erogazione degli stipendi degli ultimi mesi.

Cosa succede a L’Aquila

Gli operatori della società di consegne a domicilio GLS, da diversi mesi, non ricevono lo stipendio. Questa situazione, protratta nel tempo, ha ovviamente generato un malcontento che adesso, si concretizza in forme di dissenso organizzato. Per tentare di risolvere la situazione, è iniziata la contrattazione tra sindacati e azienda così da dare risposte quanto più celeri e puntuali possibili ai lavoratori che continuano a vivere in un limbo.

Mobilitazione e vertenze
Mobilitazione e vertenze abruzzo.cityrumors.it

Come ha spiegato il segretario della Filt Cgil Domenico Fontana:”Abbiamo avuto un primo incontro con la committente L’Aquila Express del gruppo Gls e si sta cercando un accordo tra le parti” e continua parlando della disponibilità mostrata da GLS:”Abbiamo apprezzato l’apertura dell’azienda e c’è la volontà di arrivare a una soluzione”. Ora però, si pensa già al prossimo passo.

Sempre Fontana ha comunicato la prossima mossa:”Faremo un’assemblea con il personale e a breve si terrà un secondo tavolo”. Tutto ciò, a seguito della giornata di sciopero indetto dai dipendenti la settimana scorsa, coadiuvato dai sindacati che avallavano l’idea della protesta a oltranza. Il primo tavolo di confronto però, è riuscito a placare momentaneamente gli animi. Secondo quanto comunicato dalla Cgil, l’ultimo stipendio erogato in due rate, risale a dicembre 2023.

I segretari di Cgil e Filt Cgil Francesco Marrelli, Domenico Fontana e Andrea Tucceri hanno sottolineato, a più riprese, come la situazione sia inaccettabile, considerando tra l’altro che quello delle consegne a domicilio è uno dei settori che più di altri ha subito un’impennata negli ultimi anni. Tucceri sottolinea infine come avere “pazienza” non aiuti i lavoratori a pagare “bollette né il benzinaio”.

Gestione cookie