Sbloccare l’ufficio del Genio civile de L’Aquila e ridare slancio alla ricostruzione. Lo chiede Paolo Federico, sindaco di Navelli e coordinatore dei comuni dell’area omogenea n. 6, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Navelli, Prata d’Ansidonia, San Pio delle Camere, San Benedetto in Perillis e Collepietro.
L’appello è al presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, al sindaco de L’Aquila Biondi, al titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Esposito e al dirigente del genio Civile Giovani.
“Sono oltre 400 le pratiche che attendono di essere esaminate di cui circa 100 assegnate a professionisti esterni, altre 80 affidate ad altri uffici del Genio. Ricordo – dice Federico – che questo passaggio di pratiche non è giustificabile in quanto, con Regolamento n 3/2016, è stato introdotto il deposito sismico che prevede la sola verifica della completezza della documentazione, senza entrare nel merito dei contenuti tecnico-amministrativi della singola pratica”.
“La politica – conclude Federico – deve fare la sua parte, per questo chiediamo un rapido intervento per sbloccare l’ufficio del Genio Civile e ridare slancio alla ricostruzione e soprattutto, consentire alle persone, che attendono da nove anni, di rientrare nelle proprie case”.