Le opere sono state rubate da abitazioni private e chiese attraverso 16 furti diversi, effettuati negli ultimi 20 anni in varie province italiane. Tra le 37 recuperate, di epoca compresa tra il XVI e XX sec., spiccano per importanza 5 pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila (Sannicola a Capestrano e San Giacomo apostolo a Scoppito), chiuse al culto dopo il sisma del 2009, e un dipinto attribuito a Guido Reni, raffigurante ‘Cristo che prega nell’orto’,
sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana. Inoltre sono degne di nota due tavole del XVI sec., parte del polittico della chiesa di ‘San Rocco’ di Formia dell’artista Girolamo Stabile.
“L’imprenditore – sottolinea Luigi Alberto Cannavale, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Salerno – possiede case su tutto il territorio italiano, tra cui una a Positano dove sono state ritrovate alcune delle opere. Si tratta di un amante dell’arte con una collezione di oltre 500 dipinti, di cui 37 sono risultate di provenienza illecita.
Al momento non è possibile svelare l’identità del soggetto perché’ stiamo ancora valutando se l’interessato era a conoscenza o meno della provenienza delle opere”.