Lucoli, gregge con 140 pecore abbandonato a morire: la denuncia

Lucoli. Circa 140 ovini sono stati trovati in avanzato stato di decomposizione, con le marche auricolari divelte e sparse nel prato.

 

Questo lo scenario macabro rinvenuto da una consigliera comunale all’inizio di gennaio in una frazione del paese, pensando inizialmente a una predazione da parte di selvatici ai danni del gregge. Tuttavia, l’alto numero di capi, alcuni arbusti rosicchiati dagli ovini nel disperato tentativo di procurarsi cibo e la presenza di alcuni stazzi deserti hanno fatto capire che si è trattato di un vero e proprio abbandono.

Quando le persone comprano la carne dall’allevatore o dal pastore locale, pensando che trattino bene i loro animali, è importante che sappiano anche di episodi come questo”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Non voglio dire che tutti i pastori e piccoli allevatori facciano queste atrocità, ma comunque nella maggior parte dei casi si tratta pur sempre di persone che trattano gli animali come merce, come oggetti da cui trarre un profitto. E di cui disfarsi quando il profitto viene a mancare.”

Non smetteremo mai di lottare affinché la mentalità comune cambi e si cominci davvero a considerare gli animali – tutti gli animali – come individui e non come cose. Oggi la sensibilità verso i cosiddetti animali da affezione – in particolare cani e gatti – è fortunatamente in crescita, ma bisogna ancora faticare molto per capire che tra un cane e un maiale o una pecora non c’è poi tutta questa differenza al di là della taglia o della forma del muso o delle zampe”, continua Rosati.

Il nostro team legale denuncerà anche questa barbarie nella speranza che si faccia chiarezza su cosa è successo realmente a questo povero gregge abbandonato nelle montagne abruzzesi. Tutti gli animali meritano pari dignità e pari tutele. Questa è la nostra mission che porteremo avanti finché non ci sarà un reale cambiamento culturale”, conclude Rosati.

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