Grazie alla sensibilità dei familiari di pazienti deceduti in vari ospedali abruzzesi è stato possibile assicurare la guarigione di patologie diverse. Gli organi, in virtù di un atto di generosità dei parenti dei donatori, sono stati prelevati da persone decedute nel reparto di rianimazione degli ospedali di Pescara, Teramo, Sulmona.
Al novero di queste donazioni se ne è aggiunta una da soggetto vivente da parte di un donatore residente in un Comune d’Abruzzo. Gesti di grande altruismo che hanno permesso all’ospedale di L’Aquila, dove c’è lo specifico centro regionale, di effettuare 6 trapianti di rene in poco più di una settimana attraverso la chirurgia dei trapianti diretta dal prof. Francesco Pisani.
“Intendo ringraziare i familiari”, dice Pisani, “che in un momento di lutto hanno pensato ad altre persone che soffrono, i professionisti degli ospedali abruzzesi sede di donazione e l’ospedale di L’Aquila dove i trapianti di rene sono stati eseguiti. Perché questi interventi abbiano successo occorre la collaborazione e sinergia di tante unità operative ospedaliere”.
Gli altri organi diversi dal rene, prelevati dagli ospedali di Pescara, Teramo e Sulmona, sono stati trasferiti in altre città italiane per essere utilizzati nei trapianti. Tra Padova, Bergamo, Torino, Bari e Roma sono stati eseguiti trapianti di fegato, pancreas, cuore e polmoni.
All’ospedale di L’Aquila, ogniqualvolta c’è la possibilità di eseguire un trapianto di rene, scatta la collaborazione tra molti reparti e servizi che, all’unisono e in modo rapido, devono funzionare senza smagliature.
E’ infatti necessario agire il più velocemente possibile per compiere gli interventi e garantire la qualità degli organi trapiantati. La macchina dei trapianti, gestita dal Coordinamento regionale, coinvolge numerose unità operative come Anestesia e Rianimazione, Anatomia Patologia, Tipizzazione Tissutale, personale Sala Operatoria, Dipartimento dei Servizi e altre.