Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi fiscali in materia di Iva avviate in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale per il Lazio e l’Abruzzo, i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) in servizio nella Sezione Antifrode e controlli dell’Ufficio delle Dogane dell’Aquila, hanno concluso una verifica nei confronti di due società, con sede legale nella provincia di Roma, operanti nel settore dei generi alimentari, con un recupero di imposta sul valore aggiunto per circa 400 mila euro.
Le indagini, attraverso un’intensa attività di intelligence condotta anche grazie alle banche dati in dotazione all’Agenzia, hanno permesso di individuare due falsi esportatori abituali che, sull’artefatto presupposto di precedenti esportazioni/operazioni, hanno indebitamente costituito il cosiddetto “plafond” impiegato poi nell’acquisto di beni senza applicazione dell’IVA.
In questo modo gli operatori fraudolenti riescono a detassare gli acquisti di merce che rivenderanno poi ad un prezzo concorrenziale (spesso sottocosto), causando pericolose distorsioni di mercato a danno degli operatori onesti. I legali rappresentanti delle società saranno denunciati alla Procura della Repubblica competente per i reati di cui al D.Lgs. 74/2000 e art. 640 del Codice Penale.