Il 16 aprile prossimo si terrà una manifestazione di protesta con un corteo che partirà alle 10 e 30 dalla fontana luminosa per snodarsi per le vie del centro storico dove ancora sono visibili i segni di distruzione del sisma del 6 aprile del 2009.
La discesa in piazza e’ stata decisa con un fronte unico dopo ben tre ore di discussione nel summit , convocato dalla Regione, che si e’ svolto nel pomeriggio a L’Aquila nella sede della giunta regionale a Palazzo Silone. Riunione molto partecipata che ha visto la presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, sindacati e tutte le forze
sociali, caduta alla vigilia delle celebrazioni del nono anniversario di una tragedia che ha fatto 309 morti e 1500 feriti. Oltre alla manifestazione del 16 aprile, in particolare gli imprenditori hanno intenzione di promuovere una marcia su Roma con sit – in davanti a palazzo Chigi.
Tra le azioni decise c’e’ anche quella del pressing su palazzo Chigi per chiedere un decreto legge che sospenda l’effetto delle cartelle esattoriali in attesa dell’insediamento del nuovo governo che si incaricherà di colloquiare con l’Europa. A tale proposito, martedì prossimo e’ previsto un incontro tra i parlamentare abruzzesi e il presidente del consiglio uscente Paolo Gentiloni e il sottosegretario con delega alla ricostruzione Paola De Micheli.
A proposito di parlamentari, oggi ne erano presenti molti: a spiccare l’assenza del senatore Luciano D’Alfonso che e’ ancora presidente della Regione. L’obiettivo di tutti i presenti e’ quello di riaccendere i riflettori su L’Aquila e il suo circondario prima dell’udienza davanti al Tar fissata per il 18 aprile quando si discutera’ il ricorso collettivo di associazioni di categoria, comune e regione contro la nomina da parte del governo del commissario incaricato del recupero delle somme che ha inviato le cartelle esattoriali.
“La prima battaglia da vincere – ha spiegato il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli che ha promosso il summit dopo l’allarme scattato con la notifica delle cartelle
– è quella giudiziaria: ottenere la sospensiva del Tribunale amministrativo regionale, che secondo noi si può dare quando c’è un danno irreversibile, ma si deve dimostrare che è anche un danno di sistema generalizzato. La possibilità della sospensiva c’è. A questo governo chiediamo di adottare un atto di urgenza, sostenuto da tutte le forze politiche, interpretare il temporary framework, per alzare la soglia a 500 mila euro, salvando la gran parte delle imprese. Non chiediamo la luna, ma serve forte volontà politica”.
Per il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, “la sintesi di questo importante incontro è che prosegue la battaglia e si declina su tre fronti, politico, civico e giudiziario. Sul fronte politico il dato postivi è che ci daranno man forte tutte le rappresentanze parlamentare, poi ci sarà un grande mobilitazione, che sono convinto sarà fortemente partecipata, dal punto di vista giudiziario capiremo cosa dirà il Tar”.