Questo è quanto è accaduto ad una giovane ragazza e mamma aquilana che credeva di aver trovato il grande amore ed invece si è ritrovata a vivere l’incubo più grande della sua vita.
Infatti, dopo un apparente periodo di serenità familiare, l’uomo ha rivelato la sua vera natura; in più di una occasione costui ha pensato bene di alzare le mani nei confronti della compagna la quale, al limite dello stremo ed a seguito di innumerevoli minacce e soprusi, si è vista costretta a dover cambiare abitazione per preservare la propria incolumità personale e soprattutto al fine di salvaguardare quella della propria bambina.
Neanche questo, purtroppo, è stato sufficiente a far sì che la donna potesse vivere la sua vita serenamente, insieme alla piccola, poiché l’uomo era solito presentarsi negli orari più improponibili sotto l’abitazione o sul posto di lavoro della povera sventurata, contro la quale inveiva con minacce e parole pesanti e soprattutto offensive.
Dopo reiterate vessazioni sia fisiche che psichiche, l’uomo è giunto all’apice della violenza con minacce di morte rivolte nei confronti dell’allora compagna e madre di sua figlia ed ha continuato a perseguitarla, assillandola e stalkerizzandola quotidianamente, con telefonate continue e ripetute nell’arco della giornata.
Tale situazione ha portato la donna ad un evidente stato di ansia e paura, tanto da non poter più uscire di casa da sola, nemmeno per recarsi al lavoro. La povera sventurata, infatti, si sente da tempo prigioniera di un uomo che non le dà tregua e le impedisce di vivere in modo sereno, come è giusto che sia, la propria quotidianità.
La giovane, che si è vista costretta a rivolgersi anche al Centro Antiviolenza ed è difesa ed assistita dall’Avv. Prof.ssa Carlotta Ludovici del Foro di L’Aquila, con un atto di forte coraggio per se stessa ma soprattutto mossa dal senso di protezione per la sua dolce bambina, ha preso quella che seppur è la più difficile, è senz’altro l’unica strada percorribile per cercare di porre rimedio a tale incresciosa situazione, ossia sporgere denuncia presso le autorità competenti per far cessare tutte le vessazioni e minacce che è costretta a subire quotidianamente.
Difatti, a seguito delle denunce presentate, è stata applicata giustamente la misura cautelare degli arresti domiciliari, al fine di neutralizzare le condotte illecite ripetutamente perpetrate dall’uomo a scapito della ragazza.
“Alle volte le mamme dicono ai propri bambini, per spaventarli, che sotto il letto si nascondono i mostri; ciò che dovrebbero imparare le mamme è che i mostri alle volte dormono proprio al loro fianco”.