L’Aquila. Migliorano sensibilmente le funzioni motorie di chi è affetto da Parkinson ed epilessia, eliminano il dolore neuropatico per il quale risulta inefficace la terapia farmacologica e rimuovono le disfunzioni legate a incontinenza urinaria.
Sono solo alcuni dei trattamenti innovativi, basati sostanzialmente sull’emissione di impulsi elettrici, messi a punto dal servizio di neurochirurgia dell’ospedale di L’Aquila, l’unico a erogarli attualmente in Abruzzo. Nuove possibilità che consentiranno a molti utenti di risolvere una serie di importanti problematiche senza rivolgersi a strutture di altre Regioni.
nuove procedure, messe a punto dal servizio diretto dal dr. Alessandro Ricci, trattano il sintomo e non le cause delle patologie e per questo si parla di neurochirurgia funzionale. Quest’ultima ha infatti come finalità la correzione di una funzione alterata del sistema nervoso, indipendentemente dal motivo che ne è all’origine. “La possibilità di fruire di innovative prestazioni in un ambito cruciale come quello della neurochirurgia”, dichiara il manager della Asl, Rinaldo Tordera, “rappresenta un ulteriore fattore di crescita dei servizi che va al di là della nostra provincia poiché delle nuove possibilità di assistenza potranno beneficiare tutti gli utenti d’Abruzzo”.
Quali le modalità operative e le malattie trattate? Una delle nuove procedure è la stimolazione cerebrale profonda che, tramite l’impianto di microelettrodi in aree cerebrali, invia impulsi elettrici che determinano la neuromodulazione dell’attività cerebrale, migliorando le funzioni motorie in pazienti con disturbi del movimento come Parkinson, distonia e tremore e in chi soffre di epilessia. Un’ulteriore metodica consiste nella stimolazione del midollo spinale a cui si ricorre per contrastare il dolore cronico quando altri trattamenti, come i farmaci e la fisioterapia, si sono rivelati infruttuosi.
Tramite un piccolo dispositivo (generatore impiantabile di impulsi), collocato nello spazio epidurale, vengono stimolate elettricamente fibre speciali nel midollo spinale per mascherare la percezione dei segnali di dolore che vanno dallo stesso midollo al cervello. Tale tecnica è efficace anche contro il dolore residuo che persiste in seguito a interventi chirurgici falliti alla colonna vertebrale, per ridurre il dolore dovuto a traumi. Il trattamento è inoltre efficace contro qualsiasi malattia o disturbo dei nervi periferici. Nel vasto campo di applicazione delle nuove tecniche neurochirurgiche, varate dall’ospedale aquilano, c’è anche la neuromodulazione sacrale, incentrata sulla stimolazione elettrica del terzo nervo sacrale.
questo metodo si trattano le disfunzioni croniche come incontinenza urinaria, sindrome urgenza-frequenza (bisogno di urinare diurno e notturno), ritenzione urinaria cronica non ostruttiva, incontinenza fecale e stipsi. Infine, con un dispositivo chiamato pompa di infusione, è possibile somministrare piccolissime dosi di farmaco direttamente nel sistema nervoso centrale (nel liquor cefalorachidiano) che presenta il vantaggio di ridurre al minimo gli effetti collaterali dei medicinali assunti per bocca. La pompa di infusione viene utilizzata per gravi spasticità (diffuse a molteplici punti del corpo) e per il dolore. Per accedere a queste nuove prestazioni è necessaria una visita ambulatoriale neurochirurgica contattando il numero 0862.368299, dalle ore 9 alle 12, il lunedì e il giovedì.